Seggi aperti oggi dalle 7 alle 15. Tutte le istruzioni per scegliere i candidati nella corsa per la presidenza e il rinnovo del Consiglio.
Roma – Emilia-Romagna e Umbria al voto ieri e oggi per le elezioni regionali 2024. In entrambe le Regioni le urne sono state aperte ieri dalle 7 alle 23 e oggi è possibile andare a votare dalle 7 alle 15. In Emilia-Romagna si vota per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il presidente di Regione che succederà a Stefano Bonaccini. Sono quattro i candidati alla presidenza regionale: Michele de Pascale (centrosinistra), Elena Ugolini (centrodestra), Federico Serra (Potere al Popolo, Rifondazione e Partito Comunista) e Luca Teodori (Verità sui Vaccini Vogliamo). Sono quasi 3,6 milioni di cittadini emiliano-romagnoli chiamati alle urne, e 330 i Comuni in cui sono dislocate le 4.529 sezioni in cui risultano iscritti i cittadini.
I nove candidati alla poltrona di governatore in Umbria sono Donatella Tesei (centrodestra, presidente uscente), Stefania Proietti (centrosinistra) e, in ordine alfabetico, Elia Francesco Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Martina Leonardi (Insieme per un’Umbria resistente), Giuseppe Paolone (Forza del Popolo), Moreno Pasquinelli (Fronte del Dissenso), Fabrizio Pignalberi (Quinto Polo per l’Italia e Più Italia Sovrana), Marco Rizzo (Alternativa riformista e Democrazia Sovrana Popolare), Giuseppe Tritto (Umani Insieme Liberi). L’affluenza in questa tornata elettorale appare essere, fin qui, in calo rispetto alle precedenti regionali: alle 23 di ieri l’affluenza si è attestata al 35,76% in Emilia-Romagna e al 37,79% in Umbria. Dati che risultano in netto calo rispetto alla consultazione del 2019 (con affluenze alle 23 rispettivamente al 67,67% e 64,69%), quando però le votazioni si svolsero in una sola giornata.
In Emilia-Romagna sono circa 3,6 milioni le persone chiamate al voto, mentre in Umbria sono poco più di 700mila. L’ex presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, eletto alle Europee con il Partito democratico, si è dimesso la scorsa estate dalla carica che ricopriva dal 2014. “Sono stati dieci anni complicati- aveva detto, ricordando eventi come la ricostruzione dal terremoto, la pandemia e l’alluvione– Eppure sono stati dieci anni che vedono questa Regione più forte di prima”.
Nel 2020, l’affluenza alle urne fu del 67,67%, con 2.373.974 votanti. Questo rappresenta il secondo dato più basso nelle 11 tornate elettorali regionali tenutesi dal 1970. A livello provinciale, l’affluenza fu del 70,98% a Bologna, 65,59% a Ferrara, 67,54% a Forlì-Cesena, 69,11% a Modena, 64,07% a Parma, 62,91% a Piacenza, 69,71% a Ravenna, 67,97% a Reggio Emilia e 63,54% a Rimini. Nel 2014, l’affluenza fu significativamente più bassa, fermandosi al 37,71%, con 1.304.841 votanti. Sono in palio 50 seggi nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Di questi, due posti sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente arrivato secondo.
Gli elettori hanno diversi modi per esprimere la propria preferenza. Possono votare soltanto per il candidato presidente, barrando il rettangolo nel quale compare il suo nome, oppure possono segnare, oltre al suo nome, anche una lista a lui collegata. Infine è possibile tracciare una linea o una “x” solo sul simbolo di una lista: in questo caso, il voto andrà anche al presidente supportato dal partito scelto. La legge che regola le elezioni in Emilia-Romagna consente ai cittadini anche di esprimere un voto disgiunto, ovvero votare per un candidato presidente e, contemporaneamente, per una lista collegata a un altro candidato. C’è anche la possibilità di votare i candidati consiglieri che, se eletti, andranno a comporre l’assemblea legislativa della Regione.
In quest’ultimo caso occorre scrivere nome e cognome (basta solo il cognome), accanto al simbolo della lista in cui è candidato. Si possono esprimere massimo due preferenze di consiglieri, ma devono far parte della stessa lista. Inoltre i candidati scelti devono essere di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza indicata viene annullata. In Umbria si profila un testa a testa tra Donatella Tesei, presidente uscente della Regione Umbria ricandidata dal centrodestra, e Stefania Proietti, che guida la coalizione di centrosinistra.