Quando madre Natura è un’opera d’arte

La Foresta pietrificata dell’Arizona ne rappresenta un chiaro esempio. Ne sapevano qualcosa gli Apache, i Navajo ed altre tribù indiane che credevano nel trascendentale e che la Natura andasse rispettata e protetta perché fonte di vita. Oggi più che mai abbiamo il dovere di conservare il patrimonio ambientale che costituisce il nostro futuro e la stessa sopravvivenza della specie umana.

Se si lascia fare a Lei, a Donna Natura, unica autentica vera Signora incontrastata di tutto il globo terrestre, i risultati sono strabilianti. Quando, infatti, è libera di esprimersi a suo piacimento, senza quel gran rompipalle dell’essere umano, ci dona delle vere e proprie opere d’arte. Quelle che toccano le emozioni più profonde dell’animo umano, che ti lasciano senza fiato, a bocca aperta. E riescono a farti ritornare bambino per lo stupore che suscitano.

Stiamo parlando del Parco Nazionale della Foresta Pietrificata, in Arizona. Un quadro struggente dipinto dalle sapienti mani di Donna Natura, che non ha eguali al mondo. L’Arizona è uno Stato federato del Sud-ovest degli Stati Uniti che fa parte della Regione delle Montagne Rocciose. E’ attraversato da altopiani, deserti assolati, pietraie infinite ma anche foreste sterminate, fiumi impetuosi e vette innevate.

Territori che stimolano il viaggio on the road e che sono stati i luoghi delle nazioni indiane, quali Navajo, Hopi e Apache. Un paesaggio che ha contribuito non poco all’epopea del wild west (il selvaggio ovest). Nell’immaginario collettivo statunitense e non solo, ha rappresentato l’ideale della terra di frontiera da esplorare e da plasmare, dove la libertà era ancora allo stato puro, senza ordine né legge.

In questo habitat gli alberi fossili, per le condizioni climatiche, subiscono un processo di silicizzazione, in cui gli atomi di silicio si sostituiscono a quelli di carbonio delle sostanze organiche. Il risultato finale è che gli alberi fossili vengono conservati all’interno di involucri rocciosi, i cui colori sfolgoranti ed incredibili producono una visione magica ed affascinante.

Il Parco nazionale della Foresta pietrificata, a nord-est dell’Arizona, è uno dei 61 parchi della rete amministrata dal National Park Service, senz’altro uno dei più suggestivi degli USA e, forse, del mondo intero. Il suo nome deriva proprio dalla presenza dei tronchi fossili, le cui radici risalgono all’epoca del Triassico Superiore, era geologica di 225 milioni di anni fa.

Lo spettacolo che Madre Natura offre a noi comuni mortali, indegni di tale prodigio, è il frutto operoso di sconvolgimenti e riadattamenti. Gli alberi, infatti, precipitati fortuitamente nei fiumi che scorrevano sulla pianura, restavano sommersi, in seguito, da sedimenti contenenti ceneri vulcaniche. La silice della cenere è entrata nei tronchi formando cristalli di quarzo in sostituzione della materia organica. Eccolo lo spettacolo meraviglioso della natura con le più disparate e colorate sfumature!

C’è da dire che il fenomeno dei tronchi fossili non è un’esclusiva dell’Arizona. Ne troviamo, infatti, anche in Namibia, in Sardegna ed altre regioni in Italia. La particolarità di quest’area è dovuta al fatto che è la più estesa ed incantevole, proprio per la numerosa quantità e diversità di fossili presenti. Gli alberi fossili si ergono in tutta la loro maestosità come testimoni del tempo e custodi di segreti millenari.

Chi si trova al loro cospetto resta basito per la loro imperturbabile bellezza e si trova catapultato in un mondo fantastico e meraviglioso. Pare che i primi esploratori della zona nord del parco restarono esterrefatti da quello che si palesava ai loro occhi: un compendio senza confini, composto di colori e nuance. Come se i migliori artisti al mondo si fossero coalizzati per dare vita ad una sinergia di pennellate d’autore.

Alzando il capo si rischia di perdersi in questa cosmogonia di colori che si inerpicano verso l’orizzonte, fino ad incontrare il cielo e, chissà, forse Dio. Non ci resta che inchinarci di fronte al quadro più bello che la Natura ha deciso di dipingere.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa