La rendita vitalizia era stata sospesa nel 2018 per tutti gli ex senatori eletti prima del 2012. Il Consiglio di garanzia di Palazzo Madama ha infatti deciso di ripristinare l’assegno “vecchio stile”, e più generoso che mai. Vito Crimi insorge, il redivivo Luigi Di Maio minimizza, mentre Matteo Salvini getta benzina sul fuoco. E’ polemica.
Roma – Ripristinati i vitalizi, ante 2012, agli ex senatori ed è già polemica. La battaglia tra il sistema contributivo e non più retributivo continua. Tanti anni di contenziosi legali dopo l’approvazione della delibera, che era stata già ridimensionata nel 2020. Le disposizioni di legge ed alcune sentenze sono chiare, ma il problema non è tanto procedurale e tecnico, ma solo strumentale per imbastire una nuova ondata di repulsione verso qualche avversario della prima, della seconda e perfino della futura terza repubblica.
Rigurgiti di carattere etico, che nulla hanno a che fare con alcune ordinanze delle sezioni unite della Corte di Cassazione dell’8 luglio del 2019 che “hanno riconosciuto sostanzialmente la natura giuridica di pensione all’assegno vitalizio percepito dagli ex parlamentari”, così come la sentenza della Corte Costituzionale del 5 giugno 2013 (n.116) che ha “stabilito diversi requisiti di legittimità per gli interventi riduttivi sulle pensioni”.
Insomma, sono emersi problemi di natura giuridica che dovevano essere rettificati, in virtù di un banale presupposto: il rispetto della tanto invocata legalità. Gli avversari della “casta”, soprattutto interni al parlamento, riemergono, dopo una apnea durata anni. Puro oblio oppure ricerca di un tempo che non si ripeterà più? Una polemica forse inutile e una forte ipocrisia malcelata hanno il sopravvento su tutto e tutti.
La commissione, si legge nel documento approvato, “accoglie parzialmente i ricorsi esaminati e per l’effetto annulla le disposizioni della deliberazione del Consiglio di presidenza del Senato della Repubblica numero 6 del 16 ottobre 2018 nella parte in cui prevedono una totale rimozione dei provvedimenti di liquidazione a suo tempo legittimamente adottati e impongono una nuova liquidazione che introduce criteri totalmente diversi”.
Annullata la delibera anche nella parte in cui si prevede il ricalcolo dell’ammontare degli importi mediante la moltiplicazione del montante contributivo individuale per il coefficiente relativo all’età anagrafica del senatore alla data della decorrenza dell’assegno vitalizio o del trattamento previdenziale pro rata, anziché alla data dell’entrata in vigore del taglio dei vitalizi.
“La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. È uno schiaffo a un paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”.
Il commento del capo politico del M5s, Vito Crimi
Si aggiungono ulteriori commenti, senza neanche toccare il problema giuridico, forse perché troppo tecnico o forse perché porterebbe a fare altre considerazioni diametralmente opposte, che rivelerebbero con molta probabilità incapacità di notevole spessore miscelati da un populismo ancora imperante.
“Ma davvero c’è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un’emergenza di questa portata? Senza parole, ma chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli”.
Scrive il redivivo Luigi Di Maio
Ma se sono stati fatti degli errori, bisogna continuare a farli pur di portare la bandiera anticasta? Si rimane impietriti difronte certe dichiarazioni di alcuni ex ed attuali legislatori. Troppo ghiotta la possibilità offerta di riparlare di vecchi slogan disancorati dalla realtà amministrativa e dai principi di diritto.
Infatti, tuona anche il leader della Lega Matteo Salvini, il quale – a proposito della decisione della commissione Contenzioso di Palazzo Madama dove i due esponenti leghisti sono stati gli unici (su cinque) a votare contro i ricorsi degli ex parlamentari – afferma, per non perdere l’occasione di accarezzare gli umori di un popolo rumoreggiante, che “il ripristino dei vitalizi per gli ex senatori sono una vergogna. La Lega si oppone e si opporrà sempre al ritorno dei vecchi privilegi”. La pietanza è servita.