All’interno di Forza Italia i malumori sono più che evidenti e da non sottovalutare. La Lega, con poca fatica, ha fatto man bassa di incarichi di governo e sottogoverno. La maggioranza dà segni di poca coesione ma nulla di preoccupante. Tanto a sinistra l’unico, vero partito di opposizione sembra essere quello di De Magistris.
Roma – Pur con granelli di dolcificante il decreto su “Rave & Virus” ha aperto un solco tra Berlusconi e gli altri due leader del centrodestra. Salvini, prima del voto, ipotizzava addirittura una federazione tra Lega e Forza Italia. Infatti non c’é mossa che non sia concordata preventivamente con Berlusconi. Dopo l’esito delle elezioni tutto si è velocemente modificato. E la cosa si è accentuata dopo la spartizione degli altri incarichi istituzionali. Tanto che dopo la granitica affermazione della Meloni, il leader del Carroccio, con le solite furbate e fughe in avanti, tenta di precedere le esternazioni della Premier, che appare invece molto parsimoniosa nei commenti.
Insomma il profumo intenso del potere ha fatto cambiare rotta ed orientamento all’attuale ministro delle Infrastrutture fedele, si fa per dire, alleato di Meloni. La manovra, per nulla spericolata, ha avuto comunque i suoi frutti e il Capitano è riuscito ad ottenere tutti i posti di governo e sottogoverno che voleva. Ma ciò ha indebolito l’asse con Licia Ronzulli, la quale al di là delle dichiarazioni di circostanza, se l’è legata al dito. Meloni e Salvini procedono, però, a gamba tesa e con passi veloci quasi incuranti di ciò che sta accadendo nel partito del Cavaliere Il fermento tra i Berlusconiani non è trascurabile e sarebbe un errore ignorarlo, almeno per la stabilità del governo.
Vedremo i prossimi passi. Intanto Fratelli d’Italia, nei sondaggi, continua a crescere e non di poco. Aumenta, così, il distacco con gli altri alleati e l’opposizione, ma non è una novità per chi si accinge a guidare il Paese, salvo poi discendere bruscamente una volta finita la delicata luna di miele. Tutti gli altri partiti restano stabili o calano leggermente, con Forza Italia che si assesta al 7,4%.
Fa nuovamente capolino nella classifica anche Unione Popolare, piccolo partito di sinistra radicale di Luigi De Magistris, che secondo alcune rilevazioni si piazza regolarmente sopra l’1% dei consensi. Riassumendo FdI è al 28,7% (+1,5), al secondo posto il M5s al 17,9%, in terza posizione il Pd al 16,9%, la Lega all’8,9 %, il Terzo Polo all’8,0% (-0,2), Forza Italia al 7,4%, Verdi/Sinistra al 3,8% (-0,1), +Europa al 2,8% (-0,1); Italexit al 2,4% (+0,1), Unione Popolare all’1,5% e Noi Moderati all’1,0%. In tal modo la coalizione del Centrodestra andrebbe al 46% e quella di Centrosinistra al 24,5%. Inoltre, il 64,31% degli italiani sui social esprime un consenso favorevole nei confronti del Governo Meloni. Il 65,43% promuove il nuovo Presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia.
In sostanza due italiani su tre danno apertura di credito all’esecutivo e al premier. È quanto emerge dal report realizzato da Spin Factor attraverso Human, piattaforma di web e social listening realizzata con algoritmo a base semantica italiana. Sul podio, tra i leader politici, al secondo posto, Giuseppe Conte con il 62,28% seguito da Matteo Salvini con il 59,94%. In ultima posizione Enrico Letta, unico ad avere un “sentiment” negativo ma sempre superiore al 50%.