Lo scrittore, coordinatore Nazionale per l’Italia della Rete Mondiale del Turismo Religioso: “Il Santo Padre uomo del dialogo”.
Assago, 25 aprile 2025 – “Sublime è stato l’impegno di Papa Francesco, il quale, nel corso del suo pontificato, ha rimarcato che Cristo è venuto al mondo per portare la salvezza ai poveri, ai miseri, agli ultimi della terra. Papa Francesco ha dimostrato che ritornare al Cristianesimo delle origini, alle parole e all’esempio di Gesù, deve essere il fine primario del Cattolicesimo odierno”. Sono le parole del giornalista e scrittore di Assago, Biagio Maimone, coordinatore nazionale per l’Italia della Rete Mondiale del Turismo Religioso e Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco.
“Nel ‘200 Francesco d’Assisi ha sentito l’esigenza di “restaurare” la Chiesa di allora, nel senso di ricondurla sul suo sentiero autentico, dopo aver constatato che essa aveva intrapreso un percorso che l’allontanava dai principi espressamente cristiani e dal tessere un incontro tra Dio e l’uomo. Papa Francesco, che noi amiamo definire “Il Papa della Pace” e della “Verità Storica“, – prosegue – ha vissuto la stessa esigenza di Francesco d’Assisi e ha voluto intraprendere un percorso di “restaurazione” della Chiesa attuale, affinché essa ponga la sua attenzione sugli ultimi, su coloro che vivono ai margini della società, su coloro che soffrono a causa dell’esclusione e del razzismo, su coloro che sono vittime di pregiudizi ed ingiustizie sociali, politiche ed economiche”.
“Interprete del suo tempo, di cui ha constatato le fragilità e le aspirazioni, come il Santo di Assisi, Papa Francesco – continua lo scrittore – si è prefisso l’intento di “restaurare” la Chiesa odierna, non certamente per renderla diversa, ma per aprirla verso l’infinito, quell’infinito a cui aspira l’umanità errante, in cerca di una legge, di una patria accogliente, di un mondo senza conflitti, senza discriminazioni razziali, odi internazionali ed intestini presenti nei singoli Stati. Papa Francesco si è fatto promotore di un cambiamento straordinario, davvero senza pari, al fine di regalare alle donne, agli uomini e ai bambini un mondo più accogliente in cui viva la pace, la verità e la giustizia che trascende quella terrena, che egli definisce ‘Giustizia fondata sulla Misericordia’”.
Papa Francesco ha “dimostrato inoltre che rendere universale il messaggio cristiano implica creare il dialogo con le altre religioni ed il mondo intero. Creare il dialogo significa cogliere il nesso sacro tra le varie religioni, costituito dall’essere tutte sorrette dall’intento di far vivere il piano spirituale della vita, al fine di umanizzare la realtà umana e sconfiggere quei mali che ancora la umiliano”, conclude.