L’edificio era stato dichiarato inagibile e sgomberato il 24 febbraio dello scorso anno, ma l’anziana non aveva voluto lasciare la sua abitazione.
Bari – Ha trascorso la notte in osservazione nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, Rosalia De Giosa la donna di 74 anni estratta viva dopo 27 ore dalle macerie della palazzina di via De Amicis, crollata nel tardo pomeriggio di mercoledì a Bari.
Secondo quanto riporta l’Ansa sulla base di fonti mediche, l’anziana “è cosciente” e si attendono gli esiti di radiografie ed esami.
La 74enne è stata ritrovata all’interno dell’appartamento, nella zona della scala: si sarebbe salvata grazie a una sacca d’aria creata grazie a una porta blindata che ha mantenuto in piedi un pezzo di solaio.
L’edificio, costruito circa 70 anni fa e ampliato con una sopraelevazione circa 50 anni fa, era stato evacuato a causa di un cedimento strutturale a un pilastro centrale, che è collassato provocando il disastro. L’edificio era stato dichiarato inagibile e sgomberato dal Comune il 24 febbraio dello scorso anno, ma la donna non ha lasciato l’abitazione. La proprietà aveva avviato lavori di consolidamento circa una settimana fa.
Oltre alla donna rimasta sotto le macerie, al primo piano vivevano anche due famiglie, forse senza titolo: una era fuori città al momento del crollo, mentre l’altra è riuscita a fuggire non appena ha avvertito i primi scricchiolii.
Squadre di Vigili del Fuoco, unità del Soccorso Alpino e Speleologico della Puglia e forze dell’ordine hanno lavorato incessantemente per rimuovere le macerie, impiegando anche una gru. Sul posto erano presenti anche operatori della Protezione Civile e del 118. Per motivi di sicurezza, sono stati evacuati gli edifici adiacenti e 14 persone, che non avevano soluzioni alternative, sono state accolte in un albergo cittadino.
Oggi in viale Unità di Italia, non lontano dalla strada in cui è crollata la palazzina, è comparso uno striscione dedicato ai Vigili del fuoco autori del salvataggio di Rosalia. A pubblicare una foto dello striscione è lo stesso corpo dei pompieri. “Tanti riconoscimenti, questo è lo striscione messo a Bari dopo l’eccezionale salvataggio ieri sera della donna rimasta sotto le macerie della palazzina crollata. Grazie!”, si legge sul profilo X dei Vigili del fuoco
E dopo il crollo, c’è chi ha perso la casa e i suoi averi e ha bisogno di una mano per rimettersi in piedi. “Ho perso tutto, ma non la speranza. Aiutami a ricominciare”, si legge nel messaggio che apre la raccolta fondi, iniziata sulla piattaforma ‘Gofundme’, della proprietaria di una delle case distrutte nel crollo della palazzina di cinque piani.
“Fino a poco tempo fa avevo una casa grazie a sacrifici di una vita intera. Oggi, tutto questo non esiste più”, continua il messaggio di Deborah, che sottolinea come un anno fa, dopo la dichiarazione di inagibilità dello stabile, abbia dovuto lasciare tutto. “Ho sostenuto spese ingenti per più di decine di migliaia di euro per indagini, consulenze e obblighi burocratici, nella speranza di poter recuperare almeno una parte di ciò che era mio. Poi, il crollo”. Adesso “mi ritrovo con un mutuo da pagare su una casa che non esiste più, con debiti accumulati e con la necessità di difendermi legalmente in una situazione che non ho cercato, ma che mi ha travolta”.
“Ho sempre cercato di farcela da sola, ma questa volta ho bisogno di aiuto. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza”. In poco tempo sulla piattaforma sono già arrivate donazioni dai 30 ai 100 euro. L’obiettivo fissato dalla donna è di 10mila euro.