Colpiti da incendi dolosi, a poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha riavviato il bando per le concessioni delle spiagge. Fermato un 25enne romano.
Ostia (Roma) – Notte di fuoco sul litorale romano. Cinque stabilimenti balneari di Ostia – Plinius, Salus, Delfino, Elmi e Bagni Vittoria – sono stati devastati da incendi che gli investigatori ritengono dolosi. Le fiamme, divampate in sequenza e in punti distanti, hanno distrutto cabine, sdraio e i celebri pedalò a forma di cigno dei Bagni Vittoria, simbolo del litorale. Tentativi di rogo anche a Battistini e al Capanno sono falliti grazie alla presenza di persone all’interno. L’intervento dei vigili del fuoco, con sirene che hanno squarciato la quiete notturna, ha evitato il peggio, ma i danni sono ingenti.
L’episodio arriva a poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ieri ha dato ragione al Campidoglio nella battaglia per ridare ordine alle concessioni balneari del X Municipio, riavviando un bando sospeso dal Tar il 13 marzo su ricorso dei gestori storici. La coincidenza temporale alimenta sospetti: per la polizia, non si tratta del gesto di un folle, ma di un’azione coordinata. L’ipotesi è che due gruppi di piromani abbiano agito in contemporanea, colpendo stabilimenti distanti per mettere in crisi i soccorsi. “Sembrava una regia unica”, confermano fonti investigative.
Un primo sospettato, un 25enne romano di San Giovanni senza legami apparenti con Ostia, è stato fermato nella notte e portato al commissariato locale. Nello zaino aveva solo vestiti e un tramezzino, niente accendini o materiali infiammabili. Interrogato, ha fornito risposte vaghe e poco credibili sulla sua presenza in spiaggia a quell’ora. La sua posizione è al vaglio, mentre gli inquirenti analizzano i video di sorveglianza per collegarlo ai roghi di martedì 25 al Belsito e a Le Dune, dove sono bruciate solo cabine. Un secondo individuo è stato controllato nella notte, ma non ci sono ancora dettagli. Al Delfino, i pompieri hanno trovato un copertone intatto, probabile innesco non riuscito, mentre al Plinius si registrano i danni più gravi.
La notizia è rimbalzata subito al Campidoglio, dove fino a tarda sera si celebrava la vittoria legale. Il sindaco Roberto Gualtieri ha contattato il prefetto Lamberto Giannini e il consulente per la legalità Francesco Greco, annunciando la sua partecipazione al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) in programma oggi Prefettura. Sul posto, l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi e il capo di segreteria Albino Ruberti hanno seguito gli sviluppi. “Stiamo monitorando tutto da vicino”, ha dichiarato Zevi, mentre Gualtieri ha promesso “massima attenzione” su un caso che sa di ritorsione.
Le indagini, coordinate dalla Squadra Mobile e dalla Scientifica, puntano sull’ipotesi dolosa: la sequenza e la tempistica suggeriscono un messaggio contro il bando, che minaccia l’oro dei balneari di Ostia.