Morto il “padre” della direttiva Bolkestein: Assobalneari ricorda la sua testimonianza

L’ex commissario europeo e leader dei liberal-conservatori Frits Bolkestein, è scomparso a Laren, nei Paesi Bassi, all’età di 91 anni.

E’ morto ieri l’ex commissario europeo, Frits Bolkestein, a Laren, nei Paesi Bassi, all’età di 91 anni. Il suo
nome è legato alla direttiva sulla liberalizzazione dei servizi nel mercato interno, approvata definitivamente dopo la fine del suo mandato, nel 2006, e ribattezzata appunto ‘direttiva Bolkestein’. Una direttiva di cui si è molto parlato nella battaglia dei balneari italiani. Ministro della Difesa per un breve periodo di circa un anno tra il 1988 e il 1989, Bolkestein è stato per otto anni leader dei liberal-conservatori del Vvd, dal 1990 al 1998, prima di diventare commissario europeo per il Mercato interno, i servizi, la fiscalità e l’unione doganale nella commissione guidata da Romano Prodi, tra il 1999 e il 2004.

Assobalneari Italia, aderente a Federturismo Confindustria, insieme a La Base Balneare con Donnedamare, esprimono in una nota profondo cordoglio per il padre della ‘Direttiva Bolkestein’. Le due Associazioni balneari lo ricordano, in particolare, “per la sua testimonianza al Parlamento Italiano, quando, di fronte ai Parlamentari, spiegò come l’accanimento contro i balneari italiani non avesse nulla a che vedere con lo spirito della Direttiva, che anzi è stata – e continua ad essere – strumentalizzata a favore degli interessi di chi vuole favorire grandi multinazionali e investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy”. 

In Italia, in effetti, la direttiva Bolkestein è diventata un vero e proprio terreno di battaglia tra Roma e Bruxelles sulle concessioni balneari. Il balletto è andato avanti per una quindicina di anni, considerato che la prima proroga (al 31 dicembre 2015) risale al 2009 sotto il governo Berlusconi, la successiva (al 2020) è arrivata nel 2012 con Monti e l’ultima (al 2033) nel 2018, con il Conte 1. Ed ora, il mondo delle concessioni balneari italiane sta affrontando un periodo di profonda trasformazione.

L’approvazione del decreto-legge 131/2024 ha introdotto una proroga delle concessioni esistenti fino al 30 settembre 2027, prevedendo l’avvio delle gare pubbliche entro il 30 giugno 2027 e la loro conclusione entro il 30 settembre dello stesso anno. Questo cambiamento ha innescato un’ondata di incertezza tra i concessionari, in particolare tra i piccoli operatori turistici che gestiscono stabilimenti balneari, molti dei quali stanno valutando la vendita delle loro attività.

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