Secondo quanto denunciato dai familiari, al ragazzo sarebbe stata fatta una Tac al cranio ma non all’addome. Non riscontrando così l’emorragia interna per cui poi è deceduto.
Cassino (Frosinone) – Sette medici dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino sono stati iscritti oggi nel Registro degli Indagati dalla Procura della Repubblica per la morte di Charles Yeboah Baffou, studente ghanese di 24 anni deceduto sabato mattina durante un intervento chirurgico d’urgenza. Il giovane, laureato in Economia e prossimo alla specialistica in Management Internazionale all’Università di Cassino, era caduto dal monopattino nella notte tra venerdì e sabato, riportando lesioni fatali non diagnosticate tempestivamente. L’ipotesi di reato, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Corvino, è omicidio colposo in ambito sanitario, ai sensi dell’articolo 590-sexies del codice penale.
Charles Yeboah Baffou aveva trascorso venerdì 4 aprile come tante altre giornate: lezioni mattutine all’Università di Cassino, poi il treno per Ceprano, dove lavorava come operaio in uno stabilimento di riciclo rifiuti. Dopo un turno di otto ore, era rientrato a Cassino e, intorno all’1.40, stava tornando agli alloggi del campus Folcara in monopattino. Un testimone, un professionista cassinate in auto con moglie e figlia, ha raccontato di averlo visto uscire da una traversa su viale Bonomi, zigzagare e cadere improvvisamente all’incrocio con via San Marco. “Non sembrava esserci un’auto coinvolta,” ha dichiarato, “è caduto da solo.”
Portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Scolastica, Charles è salito sull’ambulanza con le sue gambe, segno che le sue condizioni non apparivano critiche. Qui, i medici gli hanno effettuato una Tac al cranio, che non ha rilevato anomalie, dimettendolo intorno alle 3.30. Ma il ragazzo, lamentando dolori addominali, non è tornato a casa. È rimasto su una barella nel Pronto Soccorso, dove un’infermiera, al cambio turno delle 7 di sabato, lo ha trovato in stato confusionale. Solo allora è stata eseguita un’ecografia, seguita da una Tac all’addome, che ha rivelato un’emorragia interna dovuta a lesioni alla milza e ai reni. Operato d’urgenza, Charles è morto sotto i ferri.
I familiari, rappresentati dal fratello Nana Baffour giunto da Carpi, hanno denunciato che la Tac iniziale al cranio, anziché all’addome, ha ritardato la diagnosi. “Se avessero controllato subito l’addome, forse sarebbe vivo,” ha dichiarato Nana, assistito dall’avvocato Marco Gallone. L’iscrizione dei sette medici – atto dovuto per consentire loro di nominare consulenti per l’autopsia – è arrivata dopo il deposito dell’informativa della Polizia Giudiziaria, guidata dal sostituto commissario Roberto Amato Donatelli sotto la supervisione del vice questore Flavio Genovesi. Nel fascicolo, consegnato stamattina al pm Corvino, ci sono la cartella clinica, la deposizione del testimone e il racconto dell’infermiera che ha dato l’allarme.
La Procura sta verificando se i protocolli sanitari siano stati rispettati e se la scelta della Tac cranica, in assenza di un esame addominale, configuri un errore medico. L’autopsia, prevista per giovedì 10 aprile, sarà cruciale per stabilire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare Charles. Intanto, il Ministero della Salute ha disposto l’invio di ispettori per un’indagine parallela sulla gestione dell’emergenza al Santa Scolastica.