Money transfer con smurfing, smantellato sistema illecito da 25 milioni di euro

Operazione della Gdf a Venezia. A capo del sistema un asiatico, 450 le persone coinvolte.

Venezia – Un ingente flusso illecito di denaro verso l’estero, pari a oltre 25 milioni di euro in tre anni, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Venezia nell’ambito di un’articolata attività di controllo antiriciclaggio. Al centro delle indagini, un money transfer gestito da un cittadino asiatico, accusato di aver agevolato sistematicamente operazioni di frazionamento illegale, note come smurfing, per eludere i controlli normativi.

Gli accertamenti, condotti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia e coordinati con il supporto del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, hanno portato all’analisi di oltre 52.000 operazioni di trasferimento all’estero effettuate da 450 soggetti nell’arco di un triennio. In molti casi, le somme inviate superavano la soglia dei 1.000 euro, ma venivano suddivise in più transazioni effettuate nella stessa giornata o in pochi giorni, così da sfuggire ai controlli automatizzati delle società di servizi finanziari.

Il gestore del money transfer, grazie alla propria connivenza con i clienti, ha favorito e occultato le operazioni frazionate, rendendosi responsabile di gravi violazioni alla normativa valutaria, tra cui l’omessa segnalazione di operazioni sospette.

A conclusione dell’attività ispettiva, sono stati sanzionati sia il titolare dell’attività, ritenuto l’ideatore del sistema illecito, sia i 450 soggetti frazionatori. L’operatore è stato inoltre segnalato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Ragioneria Territoriale dello Stato e all’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori Creditizi, che potrà ora valutare la sospensione o la revoca della licenza.

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