Ancora nulla si sa sulle motivazioni che hanno indotto l'extracomunitario, da molti anni in Italia, ad entrare armato in duomo prendendo poi in ostaggio una guardia giurata. Le indagini proseguono ma pare che l'uomo abbia riferito di non sapere il perché del suo gesto.
Milano – Perchè sia entrato in Duomo e abbia minacciato una guardia giurata con un coltello per poi farlo inginocchiare davanti a sé rimane ancora un mistero. Sull’egiziano di 26 anni con regolare permesso di soggiorno sono in corso da parte della Digos ma pare esclusa a priori la matrice terroristica del gesto poi conclusosi senza ulteriori conseguenze grazie al provvidenziale intervento, risoluto e professionale, del personale della polizia di Stato che, intorno alle 13, è riuscita a bloccare l’uomo senza un graffio per nessuno. Sulla strana vicenda, che nessuno avrebbe rivendicato, sta indagando anche la sezione Antiterrorismo della Procura milanese diretta dal magistrato Alberto Nobili. Le accuse nei confronti del giovane egiziano, con un precedente per rapina nel 2016, sono sequestro di persona, resistenza e porto abusivo di coltello. L’arma bianca, lunga circa 8 centimetri, è stata sequestrata.