L’unico modo per mettere fine a degrado e spaccio, secondo l'assessore regionale, è quello di installare telecamere a raggi infrarossi, recinzioni e presidi di polizia locale, polizia di stato o carabinieri.
Milano – “…Siamo in zona rossa, ma questo non ha impedito ad un 18enne straniero pluripregiudicato di offrire della droga a degli agenti della polizia ferroviaria in borghese che stavano controllando l’area attorno alla Stazione di Rogoredo…”.
Queste le parole del consigliere comunale di Milano, Riccardo De Corato, già vicesindaco del capoluogo lombardo ed assessore regionale alla Sicurezza, in merito all’arresto di un pusher effettuato dalla Polfer nei pressi del tristemente conosciuto “boschetto della droga” di Milano.
“…Addirittura nei giorni scorsi è stata arrestata alla stazione di Rogoredo una 34enne spacciatrice proveniente da un’altra regione…
…La città è assediata dalla droga – aggiunge De Corato – Ormai bisogna mettersi l’animo in pace: le piste di mountain bike, gli eventi musicali e le passeggiate di Sala col Prefetto non sono servite a niente, come anche il fornire ai tossicodipendenti siringhe nuove. Siamo alla stessa identica situazione di due anni fa…
…L’unico modo per mettere fine a degrado e spaccio nella zona sono le telecamere a raggi infrarossi, le recinzioni e presidi di polizia locale, polizia di stato o carabinieri. Con il centrodestra strappammo dalle mani degli spacciatori diversi parchi recintandoli e videosorvegliandoli, come è stato fatto con il Parco Sempione, nel quale posizionammo anche una control room per la polizia locale, il Parco delle Basiliche e il Parco Alessandrini, o anche solo videosorvegliandoli, se troppo estesi da recintare, come il Parco delle Cave…
…Ma oltre ad aver sottovalutato per anni la problematica legata alla droga, più accentuata in alcune zone della città come appunto Rogoredo, questa amministrazione sembra essere allergica alle recinzioni…”.
Ti potrebbe interessare anche —->>