Al centro del rapporto la migrazione dall’Africa, le minacce alla sicurezza nazionale e il ruolo geopolitico di Russia e Cina.
L’Italia, crocevia del Mediterraneo, si trova ad affrontare una sfida cruciale: il fenomeno migratorio. Secondo l’ultima relazione del Copasir, la maggior parte dei migranti diretti nel nostro Paese parte dalla Libia, dove pagano tra i 2.000 e i 5.000 euro per un viaggio della speranza. Prima della partenza, vengono trattenuti in compound e poi trasportati su camion verso la costa. Tuttavia, il controllo dell’immigrazione irregolare in Libia varia a seconda della regione: in Cirenaica, sotto il generale Haftar, è più efficace, mentre in Tripolitania il traffico è gestito da milizie locali.
Il fenomeno migratorio ha inevitabili riflessi sulla sicurezza nazionale. Si stima che in Libia vi siano circa 700.000 immigrati irregolari, mentre la Tunisia ne conta tra 700.000 e 800.000. Il Copasir sottolinea che le organizzazioni criminali che gestiscono questo traffico hanno legami con gruppi terroristici, i quali impongono tasse per il passaggio attraverso i loro territori. Per contrastare queste reti illecite, l’Italia collabora con i servizi di intelligence di Libia, Tunisia e Algeria, con risultati alterni a seconda dei rapporti con i singoli Paesi.
Oltre alla gestione dei flussi migratori, l’Italia deve fronteggiare le strategie di attori globali come Russia e Cina. Pechino, attraverso la Belt and Road Initiative, domina il settore infrastrutturale africano e investe massicciamente nel continente, spesso imponendo pesanti vincoli economici ai Paesi debitori. Mosca, invece, mira a rafforzare la propria influenza con forniture militari e il supporto di compagnie mercenarie come il gruppo Wagner, che collabora con diversi governi africani in cambio dello sfruttamento delle risorse naturali.
L’Italia e l’Europa devono dunque adottare strategie mirate per garantire la stabilità della regione mediterranea, investendo nella cooperazione e nello sviluppo economico dei Paesi africani. La gestione dei flussi migratori non è solo una questione umanitaria, ma un tassello fondamentale per la sicurezza nazionale e l’equilibrio geopolitico dell’intero continente.