600mila euro alla vedova e ai figli di Tommaso Caserta, scomparso a 63 anni nel 2009. “Non furono adottate adeguate misure di protezione per salvaguardarne la salute”.
Trieste -Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha disposto che il Ministero della Difesa risarcisca con oltre 600 mila euro la vedova e i due figli di Tommaso Caserta, maresciallo della Marina Militare e infermiere, deceduto a causa dell’esposizione all’amianto. Secondo la sentenza, non furono adottate adeguate misure di protezione per salvaguardare il militare dai pericoli derivanti dal contatto con l’amianto durante il servizio su unità navali, fattore che contribuì allo sviluppo del mesotelioma pleurico, causa del suo decesso.
Morto d’amianto, il legale: “Sentenza storica”
A riportarlo è Il Piccolo, che cita l’avvocato della famiglia del maresciallo morto d’amianto, Ezio Bonanni, il quale ha definito la decisione “storica”. Tommaso Caserta, primo maresciallo luogotenente, nato a Taranto e residente a Trieste, prestò servizio nella Marina dal 1966 al 2004, principalmente come infermiere e assistente sanitario, sia a terra che in mare. Durante la sua carriera ricevette la Croce d’Argento dopo 16 anni di servizio e successivamente la Croce d’Oro per i 25 anni di anzianità, come ricorda il quotidiano. All’epoca, l’amianto era ampiamente utilizzato per l’isolamento delle navi militari.
Tommaso Caserta “vittima del dovere”
Nel 2008, cinque anni dopo il congedo, a Caserta fu diagnosticato un mesotelioma; morì 14 mesi dopo, nel novembre 2009, a 63 anni. Nel 2013, i familiari ottennero il riconoscimento della causa di servizio e il titolo di “vittima del dovere”, con relativi benefici previdenziali per la vedova. Successivamente, con il supporto dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), la famiglia ha presentato il caso al Tar del Friuli Venezia Giulia.
L’avvocato Bonanni ha commentato: “Questa sentenza rappresenta un atto di giustizia e un omaggio alla memoria di chi ha servito la nazione con dedizione, ma è stato lasciato senza le dovute tutele per la sua sicurezza”.