L’eterno contenzioso sulla ‘Scala dei Turchi’: ora è di nuovo chiusa al pubblico

La decisione del commissario straordinario. Lo scorso anno era stata riaperta ai turisti in maniera contingentata e con un biglietto di entrata.

Agrigento – Il commissario straordinario del Comune di Realmonte ha emesso un’ordinanza di chiusura della Scala dei turchi. L’area verrà nuovamente recintata, al fine di impedire l’accesso ai visitatori di questa straordinaria bellezza molto fragile. Lo scorso anno la sindaca Sabrina Lattuca, in collaborazione con MareAmico, era riuscita a riaprirla alla fruizione dei turisti – in maniera assolutamente contingentata – e a far pagare un biglietto di entrata; si era attivato anche per l’istituzione della fondazione che avrebbe dovuto gestirla e dare lavoro a diversi giovani disoccupati.

“Oggi, dopo l’avventata decisione del consiglio comunale che ha approvato la sfiducia al sindaco, Realmonte e tutta la provincia hanno fatto un deciso passo indietro”, accusa MareAmico.”Nell’ottica della fruizione, si rende necessario – ha scritto nel suo provvedimento il commissario straordinario – assicurare un servizio di controllo e regolamentazione degli accessi e in considerazione delle poche risorse umane e finanziarie di questo Comune è stato ufficialmente richiesto l’ausilio del Libero Consorzio attraverso l’impiego della polizia provinciale e/o del servizio di Protezione civile”. Off limits per dieci anni, al centro di un lungo contenzioso fra il proprietario e il Comune. Chiusa al pubblico per le inchieste giudiziarie e il rischio di crolli.

La Scala dei Turchi soltanto lo scorso anno è rinata, e grazie alla collaborazione dell’allora sindaco Sabrina Lattuca con MareAmico, che ha dichiarato “di essere disponibile a collaborare con il commissario straordinario per l’avanzata richiesta di guardiania”.  Era scoppiata addirittura la protesta tra il comune di Realmonte e gli stabilimenti balneari. Tutto, chiaramente a protezione dell’area della Scala dei Turchi, zona ormai da anni tutelata. Dopo diverse discussioni sulla diatriba tra il comune agrigentino e uno stabilimento balneare si era espresso il Tar di Palermo che, con una sentenza, aveva ribadito lo stop alla nuova attività. “Non potrà essere realizzato un ulteriore stabilimento balneare”, il contenuto della sentenza del Tribunale del capoluogo siciliano.

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