È accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per oltre 1 milione di euro; disposti arresto e sequestro preventivo.
Pavia – Un imprenditore agricolo di Pavia è stato arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza l’8 maggio, con l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’uomo, che risultava residente fittiziamente all’estero, è accusato di aver evaso oltre 1 milione di euro, sottraendo le somme alle procedure esecutive.
Le indagini, che hanno portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere e al sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore equivalente a 1 milione di euro, sono scaturite dagli approfondimenti relativi all’appalto per la riqualificazione del Parco Moruzzi.
L’appalto, del valore di 193.000,00 euro, riguardava un intervento di piantumazione da eseguirsi tra il 2021 e il 2022. I lavori, aggiudicati alla Società Floricoltura San Donato, sarebbero stati illecitamente assegnati all’imprenditore agricolo per circa 132.000,00 euro.
Nel mese di aprile, la Società di San Donato Milanese ha intrapreso le azioni riparatorie previste dall’art. 17 D.Lgs 231/2001, avviando la riqualificazione del Parco.
Le indagini
Le indagini hanno inoltre rivelato che l’imprenditore, gravato da numerose cartelle esattoriali per imposte dirette e IVA, si è sottratto al pagamento di un debito erariale di circa 1 milione di euro, dismettendo beni strumentali e disponibilità finanziarie. L’indagato è anche accusato di autoriciclaggio per aver emesso fatture per operazioni inesistenti e utilizzato i proventi illeciti per l’acquisto di oggetti preziosi.

Inoltre, è stato segnalato per aver subappaltato, senza autorizzazione del Comune di Pavia, lavori di riqualificazione affidati direttamente alla sua società per un importo di circa 71.438,88 euro, ad una società consortile in liquidazione dal 2021, emettendo una fattura soggettivamente falsa per 65.000,00 euro oltre IVA.
Il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere
Il GIP, accogliendo la richiesta, ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore. Oltre all’arresto, sono state disposte perquisizioni e acquisizioni documentali presso Enti Pubblici e due Casinò, e il sequestro preventivo di immobili, terreni, beni aziendali, quote societarie, beni preziosi e somme di denaro, fino a concorrenza di 1 milione di euro circa.