Gli sbarchi di migranti infetti continuano senza soste e Lampedusa è allo stremo. Anche le Forze dell'Ordine chiedono maggiore attenzione ad una situazione che può diventare insostenibile a breve.
“…Si torna a parlare di Lampedusa e si continuerà a farlo perché gli sbarchi sono continui e sistematici, e lo saranno per mesi, e il pericolo Coronavirus incombe. Fra i numerosi migranti arrivati negli ultimi giorni sull’isola risultano diversi casi di positività al Covid 19, ma non sembra affatto che i meccanismi di risposta sanitaria siano immediati. Urgono protocolli di intervento certi e stabili che tengano al riparo dai rischi altissimi del momento la cittadinanza e gli operatori delle Forze dell’ordine impegnati massicciamente sull’isola. E serve che siano individuati luoghi idonei che consentano immediati spostamenti dei positivi e dei numerosi migranti che devono rimanere in quarantena. Non si può lasciare centinaia di persone in attesa, tutti esposti al contagio, compresi i colleghi, oltretutto con il rischio che qualcuno possa allontanarsi. I poliziotti ci sono e fanno il proprio dovere, ma non basta il loro sacrificio…”.
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Nuovo allarme di Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo gli ultimi diversi sbarchi che si sono registrati a Lampedusa, dove si è raggiunto il migliaio di presenze di migranti e dove, fra gli ultimi sbarcati, sono stati registrati nuovi casi di persone positive al Coronavirus.
“…Ci risulta che i test sierologici hanno dato risultato positivo per 25 persone – spiega Antonio Allotta, Segretario Generale Mp – la situazione ci preoccupa perché tutti i nuovi sbarcati sono stati sul molo per ore, i positivi sono rimasti a lungo divisi dagli altri da una corda rossa, e tutti gli altri, che evidentemente devono essere sottoposti alla quarantena, sono stati pure in attesa sul posto. Adesso i positivi sono stati portati in una piccola struttura chiusa, e saranno sottoposti a ulteriori esami, mentre gli altri sono stati divisi in gruppi e sono ancora in attesa…
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“…E non ci risulta che si sappia neppure dove devono essere spostati. Ci sono moltissimi colleghi impegnati a cinturare la zona ma non è così che ci aspettiamo debba essere gestita la situazione. L’emergenza sanitaria impone ben altra risposta, immediata e sicura. Quella degli sbarchi, infatti, non è più un’emergenza, ma è un fenomeno stabile e sistematico. Gli sbarchi sono continui, andranno avanti per tutta la bella stagione, non si può pensare di affrontarli come fossero una novità. Lampedusa si riempie e dopo la ‘redistribuzione’ torna a riempirsi oltre il limite nel giro di un paio di giorni. Non si può affrontare ‘sul momento’ la questione di come gestire i casi di positività e gli spostamenti in quarantena, né le sei strutture presenti nell’Agrigentino, totalmente fatiscenti, sono adatte a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Servono meccanismi stabili e automatici, ora più che mai…”.
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