La riforma della Corte dei Conti e lo ‘sciopero virtuale’ dei magistrati

Il presidente Paola Briguori: “Dopo l’appello al Presidente Meloni, devolviamo una giornata lavorativa di stipendio ad associazioni di beneficenza”.

Roma – Uno sciopero ‘virtuale’ contro la riforma della Corte dei Conti, come “segno di attenzione affinché il Senato possa intervenire e migliorare alcune criticità. Dopo l’appello rivolto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i magistrati della Corte dei conti insistono nella richiesta di modifica del testo approvato dalla Camera. Oggi ci sarà uno sciopero virtuale: ovvero si continua a lavorare, ma la quota giornaliera di retribuzione verrà devoluta a due associazioni, la Lega del Filo d’oro, da sempre accanto alle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, e la Cooperativa Garibaldi di Roma, che da anni si occupa di ragazzi autistici. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni alla collaborazione.

“Esprimiamo la nostra grande preoccupazione nei confronti di una riforma fatta troppo in velocità e che mette in serio rischio la tutela del bilancio dello Stato. Per questo – spiega in una nota il presidente dell’Associazione Magistrati Corte dei conti, Paola Briguori – dopo l’appello al Presidente Meloni, proseguiamo nel nostro impegno proclamando uno sciopero virtuale che prevede la devoluzione di una giornata lavorativa di stipendio ad associazioni di beneficenza e che ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni al dialogo e alla collaborazione per la stesura di un progetto di riforma che tenga in considerazione il ruolo e le funzioni della magistratura contabile quale garante imparziale della corretta gestione delle risorse pubbliche”.

“E’ nostro dovere – prosegue Briguori – fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare scelte che possano nuocere ai cittadini. Per questo abbiamo deciso di organizzare questo dibattito con l’obiettivo di discutere insieme, oltre che del disegno complessivo della riforma, anche della determinazione del danno erariale, del controllo preventivo e dell’attività consultiva con efficacia scriminante, dell’organizzazione della Corte e della gerarchizzazione delle procure”. Anche il presidente dell’Anm Cesare Parodi interviene sulla questione. “Con questo progetto di legge si rischia di perdere l’efficacia del controllo. Condivo i dubbi che molti di voi stanno vivendo”, ha affermato nel corso dell’incontro dibattito ‘Dalla parte dei cittadini – le riforme delle magistrature e il futuro del Paese’, organizzato dall’Associazione Magistrati Corte dei conti a Roma e al quale hanno partecipato magistrati, accademici, associazioni di categoria e sindacati.

“Il termine controllo non ha solo una eccezione negativa ma anche straordinariamente positiva – ha osservato Parodi -. Controllo vuole dire, come in questo caso, consapevolezza, verifica sull’efficienza, capacità di andare a fondo nelle cose e di risolvere i problemi. Il controllo è uno strumento efficace per chi lo fa, per chi lo subisce e per i cittadini soprattutto. Noi siamo dalla parte di voi controllori!”. 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa