La Lega istituisce la delega Automotive: alla guida l’esperto Alberto Di Rubba

Professionista di lunga esperienza con una forte passione per il settore. La missione in Michigan della Regione Piemonte per un comparto cruciale.

Roma – In un momento storico in cui il settore automotive affronta sfide senza precedenti, la Lega annuncia l’istituzione di una delega specifica per il settore nell’ambito dei dipartimenti nazionali coordinati da Armando Siri e fortemente voluti dal leader Matteo Salvini. L’obiettivo – si legge nella nota del Carroccio – è quello di includere tutte le categorie, comprese auto, moto, camion, autobus, veicoli commerciali leggeri, componentistica, trasporto merci, servizi legati agli autoveicoli, concessionari e autonoleggi. Alla guida ci sarà Alberto Di Rubba, professionista di lunga esperienza e comprovate competenze con una forte passione per il settore automotive.

“È un onore per me ricoprire questo importante incarico – ha commentato Di Rubba – Il settore automotive sta affrontando momenti difficili a causa di scelte ideologiche e imposizioni di Bruxelles che impattano negativamente su molte realtà che operano nel mondo dei motori. La Lega ha sempre difeso lo sviluppo di questo determinante settore, tutelando gli interessi degli imprenditori, dei lavoratori e di tutto l’indotto produttivo. L’ideologia green non può e non deve sostituire la logica della crescita economica coniugata con politiche di buon senso”.

Nel frattempo il Piemonte è stata così la prima Regione italiana a organizzare una missione di sistema negli Stati Uniti, in Michigan, in questa fase delicata per l’intero comparto automotive e, in un momento di incertezza ed evidenti difficoltà di interscambi, ha contribuito a mantenere aperti tutti i canali di comunicazione con gli Usa, che rimangono il primo investitore e partner commerciale extra europeo in Piemonte. Il Michigan è il cuore dell’automotive americana: oltre il 10% del Pil statale dipende dal settore, con più di 175.000 addetti e 950 impianti produttivi. Gli Stati Uniti registrano un deficit di 93,5 miliardi di dollari nella componentistica auto; in questo contesto il Piemonte si candida quale partner industriale affidabile, offrendo tecnologie, meccatronica e soluzioni innovative.

Un bilancio positivo positivo quello della missione di sistema della Regione Piemonte in Michigan, contraddistinta da incontri proficui con i principali attori del comparto automotive nordamericano, da un clima di apertura e interesse reciproco e da concrete prospettive di collaborazione che si potranno sviluppare con successo nei prossimi mesi. “Abbiamo illustrato ai rappresentanti delle istituzioni e agli imprenditori americani che cos’è il Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano – e che cosa rappresenta Vehicle Valley: una rete strategica che integra progettazione, design e produzione in un unico ecosistema industriale. Il Michigan e il Piemonte sono territori con un’identità industriale simile e questa missione ha puntato proprio a costruire relazioni stabili e durature. Tassello dopo tassello, stiamo creando nuove opportunità di business per le nostre imprese”.

E ancora, presso la X commissione delle attività produttive della Camera dei Deputati a Roma, giorni fa c’è stata l’audizione delle organizzazioni sindacali sul piano UE per l’automotive. All’audizione ha partecipato per la FIM il coordinatore nazionale Stefano Boschini che ha dichiarato: “In Europa e in Italia in particolare, la transizione ha innescato la più grande crisi del settore dell’auto degli ultimi 70 anni, questo, perché nonostante gli annunci, la politica europea e nazionale non ha supportato con le necessarie e indispensabili risorse la transizione”.

I dati sulle “produzioni del primo trimestre 2025 – ha poi detto Boschini – con un -35% della produzione auto in Italia, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, sono la testimonianza della profondità della crisi. Oggi questo è evidente nell’altissimo numero di ore di ammortizzatori sociali utilizzati. Come sollecitato in tantissime occasioni e rimarcato anche attraverso una grande manifestazione a Bruxelles il 5 febbraio scorso, insieme a IndustriALL e tutti i sindacati europei, è necessario intervenire con l’istituzione di un nuovo fondo straordinario Europeo a sostegno della transizione dell’intera filiera dell’auto”.

A febbraio per il mercato italiano delle auto elettriche c’è stato un passo avanti. Nel secondo mese dell’anno, in particolare, sono state immatricolate 6.925 vetture full electric, in crescita del 39,8% rispetto a febbraio 2024, con una quota di mercato salita fino al 5% (dal 3,4% di febbraio 2024). Nel primo bimestre 2025 le auto elettriche registrate nella Penisola sono 13.646, in aumento del 73,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share di poco superiore al 5%, in progresso rispetto al 2,7% del periodo gennaio-febbraio 2024. Al 28 febbraio, il parco circolante elettrico in Italia risulta composto da 289.186 auto.

Considerando tutte le alimentazioni, il mercato auto italiano segna a febbraio una contrazione del 6,3% a 138.469 unità immatricolate e una frenata del 6,1% nei 2 mesi a quota 272.581 registrazioni. Alzando lo sguardo sugli altri grandi Paesi europei, gli ultimi dati disponibili, relativi gennaio 2025, indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 17,4% in Francia, al 16,6% in Germania, al 7% in Spagna e al 21,3% nel Regno Unito. Nello stesso mese la market share italiana era stata del 5%. Il gruppo Stellantis ha immatricolato in Italia a febbraio – secondo le elaborazioni Dataforce – 41.931 auto, il 14,1% in meno dello stesso mese del 2024. La quota di mercato è pari al 30,4% rispetto al 33,1% di un anno fa. Nei due mesi le immatricolazioni del gruppo sono 83.476, in calo del 15%. La quota di mercato scende dal 33,9% al 30,7%. 

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