Prima nazionale della pièce sulla prima donna ministro in Italia. Un racconto teatrale tra storia e diritti delle donne. In replica il 22 marzo a Castelnuovo.
Verona – “La storia è una matassa. Tutti noi ne siamo fili”. Con queste parole si apre lo spettacolo “La Gabriella e le ragazze. Storie di Tina Anselmi”, un racconto teatrale che celebra la vita e l’impegno della prima donna ministro in Italia. La Prima Nazionale va in scena stasera, 7 marzo, alle ore 21:00 al Teatro Camploy di Verona, all’interno del programma della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna “Il potere delle donne – 8 marzo 2025”, promossa dall’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona.
Prodotto da Fondazione Aida e diretto da Anna Tringali e Giacomo Rossetto, lo spettacolo nasce dalla drammaturgia originale di Simone Dini Gandini e vede protagoniste Eliana Crestani e Benedetta Conte. La narrazione intreccia eventi reali e finzione, raccontando la storia di Tina Anselmi attraverso gli occhi di due operaie che occupano una filanda nella Marca Trevigiana, nella notte di dicembre del 1977. Lina, una sindacalista dal passato segnato dalla Resistenza, porta con sé un segreto legato alla Seconda Guerra Mondiale. Irene, più giovane, vive in un matrimonio violento, ma è impossibilitata a fuggire a causa della disparità salariale. Tina Anselmi entra nelle loro vite come simbolo di lotta e speranza, rappresentando la possibilità concreta di un futuro migliore.
La scenografia, curata da Luca Zanolli, è dominata da gomitoli giganti e rocchetti concettuali, metafore del tessuto sociale e della battaglia per i diritti delle donne. Le illustrazioni di Mauro Biani, insieme a video mash-up e musiche degli anni ’70, arricchiscono l’esperienza visiva.
Tina Anselmi: una vita per la democrazia e i diritti delle donne

Nata nel 1927 a Castelfranco Veneto e scomparsa nel 2016, Tina Anselmi ha dedicato la sua vita alla democrazia e all’uguaglianza. Partigiana con il nome di battaglia Gabriella, ha combattuto nella Resistenza per poi diventare un’attivista sindacale e politica. Nel 1976, dopo 885 ministri uomini, è stata la prima donna ministro della Repubblica Italiana. La sua eredità più significativa è la Legge 903 del 1977, che sancì la parità di genere sul lavoro e il diritto dei padri a prendersi cura dei figli malati.
«Le conquiste non sono mai definitive» è il monito lasciato da Tina Anselmi alle future generazioni. Lo spettacolo, con ironia e leggerezza, intreccia temi universali e locali per raccontare il valore della lotta per i diritti delle donne e la democrazia.
Lo spettacolo andrà in replica sabato 22 marzo alle 21 presso il Teatro Dim (Via S. Martino, 4) di Castelnuovo
Informazioni sul sito www.fondazioneaida.it