Una volta forse ma oggi la scienza ci dice il contrario: ridere fa bene alla salute e ci aiuta nel rapporto con gli altri. Certo a ben vedere come siamo messi da ridere c’è poco o nulla ma di tanto in tanto sforziamoci di farlo.
Roma – Non c’è niente da ridere! La situazione è quella che è: il lavora latita, le bollette aumentano, non si arriva a fine mese. C’è poco da stare allegri. E non si parla nemmeno di sorridere, semmai dell’esatto contrario. Eppure un nuovo studio fa emergere che il sorriso aiuta il benessere psicofisico individuale e di chi ci sta intorno. E’ stata presentata un’inconsueta ricerca dall’eloquente titolo “Italiani e sorriso”, a cura di Straumann Group, azienda leader globale in Implantologia e nelle Soluzioni ortodontiche. Dallo studio é emerso che sono cresciute le difficoltà a manifestare le proprie emozioni con la pandemia.
Non ci voleva uno studio per ratificare questo stato: basta guardarsi intorno, se si hanno occhi per vedere. Oltre alla pandemia a bloccare le emozioni c’è la timidezza e l’insicurezza. Il campione oggetto di studio ha manifestato due modi diversi di sorridere. Il sorriso a bocca chiusa ha il significato di tacere, celare, diniego, mantenere le distanze, proteggersi col silenzio. Infatti, la psicoterapia ci informa che la mano si posa istintivamente davanti alla bocca per timore e che quando la si tiene chiusa è come mettere una barriera verso il mondo. La bocca aperta non rappresenta solo le funzioni naturali respirare, mangiare, parlare, ma anche apertura verso l’altro e il mondo.
In una parola verso la vita. La ricerca ha evidenziato che gli italiani tendono a non mostrare i denti quando sorridono. I motivi sono vari: l’insicurezza dell’aspetto fisico, la disabitudine per il forzato uso della mascherina e poca cura della cavità orale. Non poteva essere altrimenti, se la ricerca è condotta da una azienda leader nell’odontoiatria. Ma coi prezzi che ci sono in giro per curarsi i denti e con la crisi in corso, è scontato che quest’aspetto passi in secondo ordine. La scienza ci suggerisce che avere una bocca sana aiuta il benessere individuale e la salute in generale, perché il primo passaggio che compie il cibo è attraverso la bocca.
E una bocca sana fa bene alla salute. Roberto Assaggioli, psichiatra e psicoterapeuta del secolo scorso ci ha lasciato in eredità la tecnica del “Come se”. Nel senso di comportarsi come se si materializzasse lo stato d’animo desiderato. Non significa che se si è tristi, si finge il contrario, ma agendo col corpo come se ci si sentisse allegri e fiduciosi. Quindi, fronte rasserenata, testa alzata, mostrare ottimismo e sorridere. Secondo Assaggioli il corpo ed il sorriso possono essere allenati a fare questo con effettivi miglioramenti del nostro stato emotivo. Questo tipo di ricerche e di studi hanno attirato l’attenzione per la loro particolarità. Senza dubbio sembrerebbero tutte annotazioni sacrosanti e probabilissime.
Però, una chiosa finale sembra opportuna. Una sorta di legge del contrappasso. Gli autori, sicuramente di uno status socio-economico medio-alto, dovrebbero trascorrere un periodo cospicuo nelle condizioni di indigenza. E poi valutare se si ha voglia di sorridere e di educare il corpo ad essere baldanzoso, quando l’unica cosa che uno vorrebbe fare è: mandare a quel paese il mondo intero!