Nonostante la perdita di privilegi portata dall’inchiesta sulla Curia romana, il porporato non è mai stato formalmente rimosso dal Collegio dei Cardinali.
Roma – Il cardinale Giovanni Angelo Becciu ha dichiarato di poter partecipare al prossimo Conclave, nonostante sia stato ufficialmente indicato come “non elettore” dall’Ufficio Stampa della Santa Sede. Coinvolto nello scandalo finanziario piombato sulla Curia romana, nel 2020 era stato spinto da Papa Francesco a rinunciare ai “diritti e privilegi” del cardinalato. Così pur conservando il titolo cardinalizio, cessava da ogni incarico nella Curia romana e perdeva il diritto di entrare in un futuro Conclave. Nel 2023, il cardinale è stato condannato dal tribunale penale vaticano per appropriazione indebita e frode, diventando così il primo porporato a essere riconosciuto colpevole da un tribunale della Santa Sede.
Lo scandalo in questione aveva riguardato l’acquisto da parte della Santa Sede di un immobile di lusso da 200 milioni di euro a Londra, e altre accuse sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. Prima di allora Becciu aveva ricoperto il ruolo di “sostituto” presso la Segreteria di Stato vaticana, una posizione di altissimo rilievo paragonabile a quella di capo di gabinetto del Papa. Poi fu trasferito alla Congregazione per le Cause dei Santi. Adesso il porporato sardo, invitato alle Congregazioni generali pre-Conclave al pari di tutti gli altri cardinali, manifesta l’intenzione di partecipare anche al voto per il nuovo Papa.

“Richiamandomi all’ultimo Concistoro, quello nel quale è divenuto cardinale Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari e che accolse Bergoglio nella sua storica visita del settembre 2013, il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia per iscritto”, ha detto il card. Becciu all’Unione Sarda. Sulla vicenda dovrà decidere la congregazione generale dei cardinali, una sorta di voto che dovrà esserci anche sui membri che hanno da poco superato gli ottanta anni, limite d’età. Con la sua partecipazione, il numero dei votanti al Conclave salirebbe da 135 a 136.
A Reuters il cardinale afferma che il Papa sarebbe stato vicino a prendere una decisione sul suo status. Dice di aver incontrato il Papa a gennaio, prima del ricovero a Gemelli a febbraio, e cita le sue parole: “Penso di aver trovato una soluzione”. Afferma di non sapere se il Papa gli abbia lasciato istruzioni scritte su questo aspetto. “Saranno i miei confratelli cardinali a decidere”, conclude