Il 323 del Cp è abrogato e non se ne parli più

Il reato era già stato cancellato il 25 agosto scorso da un provvedimento legislativo del Governo nell’ambito del più ampio tema Giustizia a firma di Carlo Nordio. La Corte Costituzionale ha deposto una pietra tombale sull’argomento.

Roma – L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio non viola la Costituzione. La Consulta ha cosi deciso dandone conferma con un breve comunicato, al momento, prima delle motivazioni che saranno depositate fra qualche settimana:

La Corte – si legge nella nota – ha ritenuto ammissibili le sole questioni sollevate in riferimento agli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione – la cosiddetta Convenzione di Merida – ritenendo che dalla Convenzione non sia ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo ove già presente nell’ordinamento nazionale“.

Dunque il Governo Meloni, a ragione, può vantarsi di un altro successo per quanto attiene la proprio politica in campo penalistico. Certo in molti potranno non essere d’accordo, anche qualcuno da parte dell’opposizione, ma i dati parlano chiaro: sembra che solo nel 2021, su 5.418 procedimenti per abuso d’ufficio ci sarebbero state solo 9 condanne al termine delle indagini e 18 a seguito di dibattimento. Nello stesso anno su 4575 procedimenti penali iscritti a registro 4121 sarebbero stati archiviati. Di contro chiunque poteva essere arrestato, recluso in carcere o ai domiciliari per un tempo anche piuttosto lungo per poi finire prosciolto. Ovviamente dopo aver perduto incarichi, ruoli, mansioni e la faccia.

Vincenzo De Luca, governatore della Campania

Come non ricordare, fra i numerosi altri amministratori della cosa pubblica, la disavventura di cui fu vittima Vincenzo De Luca, governatore della Campania? Il presidente, quando era sindaco di Salerno, era stato accusato di abuso d’ufficio e peculato nell’ambito di una nomina di un project manager siglata dal primo cittadino nel contesto della progettazione e realizzazione di un termovalorizzatore. La Procura aveva chiesto 11 mesi di carcere mentre il 5 febbraio 2016 De Luca veniva assolto in appello con la formula: “perchè il fatto non sussiste“. In primo grado il governatore campano era stato condannato ad 1 anno di detenzione, con sospensione della pena. A seguito del verdetto De Luca era stato sospeso dall’incarico al vertice della Regione Campania, secondo i dettami della legge Severino, ma il provvedimento veniva poi sospeso dal tribunale in attesa del pronuncamento della Consulta.

Nel settembre 2022, e dopo ben 10 anni dall’inizio di un’altra vicenda giudiziaria, De Luca (con altri 22 imputati) veniva assolto definitivamente dalle accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico e altri reati urbanistici per un secondo “fattaccio”: la costruzione del complesso immobiliare “Crescent” sul lungomare di Salerno.

Le vittime dell’abuso d’ufficio sono numerosissime, soprattutto fra i personaggi politici. Fra questi ricordiamo Attilio Fontana, Virginia Raggi, Mario Oliverio, solo per citarne di noti, ma la lista é lunghissima. C’è chi è riuscito a rimanere a galla e chi no. Per molti il proscioglimento non è servito. Il calvario giudiziario, spessissimo, è già una condanna.

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