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Giovanni Toti rimane ai domiciliari. Il gip: “Pericolo di reiterazione del reato”

Respinta l’istanza di revoca presentata dai legali del presidente ligure. Anche i pubblici ministeri avevano espresso parere negativo.

Genova – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti rimane agli arresti domiciliari nella sua villetta di Ameglia (La Spezia). Il gip del tribunale di Genova, Paola Faggioni, ha infatti respinto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dai legali di Toti. A dare parere negativo alla scarcerazione del presidente, che si trova agli arresti dal 7 maggio, indagato per corruzione e falso, erano stati nei giorni scorsi anche i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde richiamando il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.

Il gip, nell’ordinanza di rigetto specifica “che permane l’esigenza cautelare connessa al pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose. “Al riguardo – scrive Faggioni – rilevano, in primo luogo, le stesse modalità delle condotte criminose contestate cosi’ come emerse nel corso delle indagini, dalle quali traspare in modo evidente la sistematicità del meccanismo corruttivo, reiterato in un notevole arco temporale”.

“In occasione e in concomitanza di ciascuna delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite nell’arco temporale della presente indagine (circa 18 mesi) – elezioni amministrative di Savona (ottobre 2021), elezioni amministrative di Genova (giugno 2022) elezioni politiche nazionali (25 settembre 2022) ed elezioni amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023) – l’indagato, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, promessi e concretamente erogati“. Tale meccanismo – conclude l’ordinanza – è stato accertato con riferimento a due diversi imprenditori, gli Spinelli e Moncada”.

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