Il "Sabato Nero" è rimasto indelebile nella memoria dei tanti romani che ancora rabbrividiscono al solo pensiero delle terribili violenze subite da uomini, donne e bambini ebrei destinati ad una fine atroce.
Roma – Il 16 ottobre 1943 la Gestapo e un drappello di militi fascisti misero in atto un massiccio rastrellamento nel ghetto ebraico della Capitale catturando 1259 tra uomini, donne e bambini.
Da questa tragica vicenda prende piede il film “Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma” di Giulio Base, dal 27 gennaio in esclusiva sulla piattaforma Raiplay e poi in onda su Rai1 sabato 6 febbraio alle 22.50. Un’opera di finzione che ricostruisce un evento storico per affiancargli una narrazione d’ambientazione contemporanea.
Infatti una lettera ritrovata oggi in una vecchia valigia attiverà la compassione della giovane Sofia la quale, con l’aiuto di alcuni coetanei, si metterà alla ricerca della donna che in essa racconta di una bambina ebrea scomparsa proprio quella notte.
Invenzione e verità s’intrecciano così in un’unica storia di amore e paura, portando i protagonisti a condividere sentimenti universali: “…Della Shoah non si parlerà mai abbastanza – ha affermato il regista torinese – e in questa storia vive non solo un dramma adolescenziale, ma la ricerca di quel che accadde, la voglia di scoprire, di divulgare in modo che quell’orrore non debba mai più ripetersi…
…Ho scoperto che i ragazzi di oggi non sanno molto di quello che è successo allora, se non forse per quello che hanno visto in due film: “Schindler List” e “La vita è bella”. Per me la memoria è un dovere e il negazionismo ci spinge ancora di più a ricordare…”.
L’attualità di questo ennesimo film Rai dedicato alla Giornata della Memoria sta nel suo tentativo di rispondere ad un bisogno di tornare al passato per comprendere il presente. Rammentare che la Shoah non riguarda i libri di testo ma le persone.
Giulio Base, torinese, classe 1964, è regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico e televisivo. All’esordio come autore ha ottenuto subito un premio internazionale per la miglior opera prima al Festival internazionale del cinema di San Sebastián, in Spagna, con il film “Crack” del 1991.
In seguito Base ha diretto numerosi film per il grande e il piccolo schermo e si è fatto valere anche come interprete aggiudicandosi premi per la recitazione. Si ricordano i suoi sceneggiati dedicati a figure come San Pio e Santa Maria Goretti.
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