Germania, confermata la condanna a ex segretaria nazista del lager di Stutthof

Irmgard Furchner, che oggi ha 99 anni, era accusata di complicità nell’eccidio di oltre 10.505 persone.

Confermata la condanna di Irmgard Furchner, ex segretaria nazista, per complicità nell’uccisione di oltre 10.505 persone nel campo di concentramento di Stutthof (oggi Sztutowo in Polonia), a 34 chilometri ad est di Danzica. La sentenza arriva dalla Corte di giustizia federale tedesca in quello che probabilmente è l’ultimo processo legato ai crimini del nazionalsocialismo.

Forni crematori nel campo di Stutthof, fotografati dopo la liberazione

La Corte ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati della donna, che ha 99 anni, contro la sentenza emessa dal tribunale di Itzehoe, che l’aveva giudicata colpevole condannando la donna a una pena ridotta e sospesa di due anni di reclusione per complicità in omicidio in 10.505 casi e tentato omicidio in cinque casi. La decisione è ora definitiva.

Irmgard Furchner durante il processo

Il caso Furchner si inserisce in una serie di processi recenti, basati su un precedente del 2011 con la condanna di John Demjanjuk, un ex operaio dell’Ohio, riconosciuto complice di omicidio per aver servito come guardia nel campo di sterminio di Sobibór (oggi territorio polacco). Demjanjuk ha negato le accuse ed è deceduto prima che il suo appello potesse essere esaminato.

Baracche nel campo di concentramento di Stutthof dopo la liberazione

In passato, i tribunali tedeschi richiedevano prove dirette che una guardia avesse partecipato in prima persona a un omicidio specifico, un requisito spesso difficile da soddisfare. Tuttavia, durante il processo a Demjanjuk, tenutosi a Monaco di Baviera, i pubblici ministeri hanno dimostrato con successo che il solo fatto di contribuire al funzionamento di un campo di sterminio era da ritenersi sufficiente per condannare una persona come complice degli omicidi commessi in quel luogo.

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