Il Parco Museo Virgilio, con il Museo allestito nel Forte di Pietole, è un gioiello del territorio mantovano. Qui suggestioni storico-letterarie e paesaggi mozzafiato si uniscono in un connubio perfetto.
Mantova – “E quell’ombra gentil per cui si noma Pietola più che villa mantoana“, scriveva Dante nella Divina Commedia (Purgatorio, canto XVIII 82-83) citando il nome del borgo rurale che, nel 70 a.C., diede i natali a Publio Virgilio Marone, uno dei massimi poeti latini, scelto dall’Alighieri nel Poema come guida per il suo viaggio ultraterreno attraverso l’Inferno e il Purgatorio (non nel Paradiso giacché, pagano, l’accesso all’ultimo regno gli era precluso). E non poteva quindi che sorgere proprio là, nel borgo mantovano dove Virgilio nacque, anche il primo museo a lui dedicato.
Il Parco Museo Virgilio – Forte di Pietole si trova a Borgo Virgilio, in provincia di Mantova, nella frazione Pietole (anticamente Andes), ed è strutturato per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva nella vita e nelle opere del grande poeta latino. Il percorso si dirama all’interno delle due casematte del Forte – costruito per scopi prettamente militari in epoca napoleonica dopo aver raso al suolo l’antico villaggio e la pieve romanica che vi sorgeva – , in una scenografia mozzafiato immersa nella natura e lambita dal corso del Mincio.
La fortuna di Virgilio, sia durante la sua epoca – l’età augustea – che nei secoli successivi, è stata immensa e senza soluzione di continuità grazie ai suoi tre capolavori immortali. In primis naturalmente il sommo poema dell’ “Eneide“, che racconta l’esodo di Enea da Troia in fiamme e le vicende prodromiche alla fondazione mitica di Roma, esaltando attraverso il figlio Ascanio (detto anche Iulo) la stirpe giulio-claudia di cui è considerato il progenitore. Quindi l’esaltazione della vita pastorale contenuta nelle “Bucoliche”, grazie alle quali il Poeta fu apprezzatissimo anche nel Medioevo cristiano: nella quarta Egloga, Virgilio celebra l’imminente ritorno di un'”età dell’oro” (Saturnia Regna) grazie alla nascita di un “puer divinus” (bambino divino) partorito da una virgo (vergine), versi interpretati allegoricamente come l'”intuizione” e l’annuncio del prossimo avvento del Cristianesimo. Infine, l’omaggio alla dignità del lavoro manuale e agricolo affidato alle “Georgiche”, dove emerge l’atavico, eterno e inscindibile legame tra uomo, terra e natura, che ne costituiscono le radici più autentiche e profonde.
Situato nel Forte di Pietole, il Parco Museo Virgilio – Forte di Pietole nasce dal dialogo tra periodi storici fra loro lontani e distinti, ma accomunati da un paesaggio naturalistico fiabesco, immerso nel cuore del parco del Mincio, a due passi dal fiume e al contempo vicinissimo alla splendida città di Mantova. Il vasto complesso militare di epoca napoleonica – fu edificato divenne parte integrante delle opere difensive della cinta muraria di Mantova nel periodo asburgico e poi deposito di munizioni dell’esercito italiano dalla seconda metà dell’800, fino all’abbandono ed al successivo passaggio dal Demanio al Comune di Borgo Virgilio. Proprio il connubio di epoche e di storie così lontane offre la possibilità di immergersi in un viaggio nel tempo e nella storia alla scoperta non solo della vita e delle opere del poeta latino, ma anche di un luogo fino a poco tempo fa precluso al pubblico. Il lavoro di riqualificazione del Forte, che oggi ospita il Museo, è stato possibile grazie al supporto di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione Cariverona, ai quali è stato affiancato un Comitato Scientifico composto da Accademia Virgiliana, Mantova Creativa, Ministero della Cultura. Nell’ultimo anno al Comitato Scientifico si è affiancato come esperto Giordano Bruno Guerri.
Il bosco che circonda il forte, in un paesaggio incantato e ricco di leggende, regala inoltre un’affascinante varietà di flora e fauna, tra cui diversi esemplari di Robinia, che di nuovo riconducono alle opere di Virgilio e in particolare alle “Bucoliche”:
“et, si quid cessare potes, requiesce sub umbra.
Huc ipsi potum venient per prata iuvenci;
hic virides tenera praetexit arundine ripas
Mincius, eque sacra resonant examina quercu
se puoi fermati, riposati all’ombra”(Qui verranno pei prati ad abbeverarsi i giovenchi,
qui il Mincio costeggia di tenere canne le rive,
e dalla sacra quercia si sentono ronzare gli sciami)Bucoliche VII, 10-13
Il Museo ha aperto i battenti lo scorso aprile, è ancora in crescita e punta su una vasta a differenziata offerta per il pubblico che spazia dai percorsi nel verde – con proposte didattiche per bambini e adulti attingibili grazie ad apposite applicazioni su dispositivi mobili – agli eventi di ecoturismo, dai tour in bicicletta ai laboratori gastronomici, sempre seguendo il filo della cultura ambientale e della conoscenza del territorio mantovano.
Nelle sale i visitatori troveranno, oltre a proiezioni multimediali immersive, una parte espositiva divisa in due sezioni: una “napoleonica” con i materiali ritrovati nella struttura del Forte, l’altra “virgiliana” dove sono radunate le collezioni storiche e archeologiche del Comune, tra cui spiccano una vasta collezione numismatica con monete romane e reperti risalenti all’età del Bronzo medio (specialmente urne funerarie trovate lungo il Mincio).
Il Parco Museo Virgilio – Forte di Pietole si trova a Borgo Virgilio (Mantova), in frazione Pietole ed è aperto la domenica e nei festivi infrasettimanali con questi orari: 9,30 – 13 ,00 / 14.30 – 18.30. Per tutte le informazioni: www.parcomuseovirgilio.com . Info e appuntamenti anche su www.parchiletterari.com.