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Food porn, la grande abbuffata che seduce i golosi da tastiera

Dalle ricette “della nonna” alla spericolata cucina creativa, sul web impazza il cibo in tutte le sue declinazioni. Anche quelle improbabili.

Roma – I social invasi, violentemente, dal cibo in tutte le sue forme!. I social, le piazze di una volta, adeguate alla tecnologia, in quanto tali, sono percorsi da un flusso continuo di argomenti. Uno che si è imposto con veemenza è il cibo e i suoi accessori.  E’ una continua esibizione, spesso, con allusioni sessuali. Tanto che è stato definito, dagli studiosi del costume sociale “food porn”, con cui si intende, in generale l’immagine di un cibo talmente ben presentato che è capace di suscitare appetito alla sola vista e di sedurre i…guardoni. L’invasione del cibo nei mass media, si è verificata già in passato con la tv commerciale, quindi non deve stupire più di tanto se oggi sono i social il suo palcoscenico.

Solo che adesso il fenomeno è diventato pervasivo e incessante, a tutte le ore. Ed è tutta una vasta panoramica di immagini che riprendono persone che cucinano con fibrillazione e mangiano con voracità, di piatti enormi e colmi, di panini da cui il grasso gocciola in gran quantità e di tranci di pizza su cui sguazzano a meraviglia formaggi di ogni tipo. Un invito a ingurgitare una montagna di calorie, con gli spettatori estasiati da tanto piacere per i sensi! E’ chiaro che in un Paese come l’Italia il cibo è passione, fa parte della nostra millenaria tradizione e cultura, da cui vengono sedotti molti popoli stranieri. Gira e rigira, il cibo entra in tutte le discussioni, da quelle più banali alle più sofisticate intellettualmente.

Franchino Er Criminale, un artista del cibo da strada

E quindi è tutto un disquisire di prodotti a km zero, grani antichi, pietanze della nonna e della continua ricerca online di luoghi  dove si cucinano vere prelibatezze locali. I seguaci amanti di questa tendenza sono tanti e fuori controllo, nel senso che essendo entrati in una sorta di vortice, hanno bisogno di riconoscibilità. Il flusso è continuo, senza respiro, per cui devono essere sempre “sul pezzo”, per far accendere la famosa lampadina al cervello dello “scrollatore” h24. E’ il caso, ad esempio, del macellaio e cuoco turco Salt Bae, oppure della “Cucina Botanica”, un sito e un canale YouTube dedicati ad un’alimentazione vegana creativa, salutare e semplice da realizzare. Od ancora l’ “Antico Vinaio”, che ha registrato, finora, 300 mila fan su TikTok, 500 mila su Instagram e oltre 400 mila “mi piace” su Facebook. Sono solo alcuni esempi di chi oltre a diventare famoso, sui social ci ha costruito una discreta consistenza economica. Ad avere un certo riscontro sono anche i più popolani, coloro che si esprimono in romanesco, perché è un dialetto simpatico, che fa presa. Sul palcoscenico dei social, un ruolo è recitato anche da chi è inviso ai “puritani del food”.

Ad esempio, Franchino Er Criminale: un popolano dal palato fino che recensisce senza troppi peli sulla lingua paninoteche, panifici e pizzerie a taglio. Sconfessando i miti altrui e considerandosi alla stregua di un artista da strada. C’è pure chi ha avuto un largo seguito proponendo l’amatriciana con la panna, facendo inorridire i tradizionalisti della ricetta. Un modo per disconoscere le cosiddette “ricette della nonna”, per far parlare di sé, risvegliando le visualizzazioni. In questa sorta di tritatutto, è chiaro che ci entra di tutto e di più. Forse sarebbe necessario proporre dei test psicoattitudinali per premiare i più idonei al loro concetto di cucina. Potrebbe essere un modo di limitare, comunque, la libertà d’espressione. Però succede anche che, nelle immense praterie del web, trovino alloggio chi con la cucina non ha proprio nulla a che fare, proponendo, ad esempio di cucinare gi spaghetti al sugo, con tutti gli ingredienti a crudo messi nel forno.

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