Focus sui Terremoti: dal 1968 oltre 135 miliardi per fare fronte ai danni

I dati nella settima edizione della ‘Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica’ organizzata da Fondazione Inarcassa ed esperti.

Roma –  Il patrimonio immobiliare italiano è estremamente vulnerabile rispetto agli eventi sismici. Dal 1968, anno del terremoto della Valle del Belice, il nostro Paese ha stanziato oltre 135 miliardi di euro, di cui 20 andranno spesi da qui al 2047, per far fronte ai danni provocati dagli 8 terremoti distruttivi che hanno colpito la penisola negli ultimi 60 anni. Secondo i dati presentati oggi durante la settima edizione della ‘Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica’ organizzata da Fondazione Inarcassa, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Dai dati, 12 milioni di edifici utilizzati per uso residenziale sono stati costruiti prima del 1971, il 57% del totale, e meno del 3% di tutti gli immobili censiti è stato costruito a partire dal 2008, momento in cui le norme tecniche per le costruzioni hanno iniziato a focalizzarsi considerevolmente sulla prevenzione sismica. Se poi andiamo a guardare lo stato di salute di questi edifici, complessivamente solo il 32% dell’intero costruito a scopo abitativo si trova in ottime condizioni (percentuale che scende intorno al 20% se si considerano solo gli immobili costruiti prima del 1960).

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