Il pessimo provvedimento limita notevolmente le attività di indagine su operazioni di riciclaggio, trasferimenti di denaro sospetti e occultamenti di capitali derivati da attività criminali. In un momento in cui le mafie stanno rialzando la testa.
Roma – “…Mi domando come sia possibile che l’Ufficio di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia – in base all’attuale normativa approvata nel 2019 – non possa scambiare informazioni sensibili con i Carabinieri. Questo limita notevolmente le attività di indagine su operazioni di riciclaggio, trasferimenti di denaro sospetti e occultamenti di capitali derivati da attività criminali. Circostanza che oggi mi è stata confermata in audizione dal comandante generale dell’Arma Teo Luzi, per il quale ripristinare la facoltà di scambio di informazioni tra le Forze di polizia e la Uif consentirebbe agli assetti antiterrorismo nazionali di ottenere tempestivamente informazioni per l’efficace conduzione di indagini complesse e che ne costituiscono segmento operativo essenziale…”.