Ergastolo per Abdelkader Ben Alaya: uccise la moglie Roua Nabi a Torino davanti ai figli

Già denunciato dalla donna per violenze, l’omicida era sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Il dispositivo non funzionò perché era scarico.

Torino – La Corte d’Assise di Torino ha condannato all’ergastolo Abdelkader Ben Alaya, 48 anni, per l’omicidio della moglie Roua Nabi, 38 anni, uccisa a coltellate il 23 settembre 2024 nell’appartamento di via Barrili, nel quartiere Mirafiori Sud. La sentenza include anche quattro mesi di isolamento diurno, come richiesto dal pubblico ministero Cesare Parodi.

Il delitto, avvenuto davanti ai due figli minori della coppia, di 9 e 14 anni, fece emergere gravi carenze nei meccanismi di protezione per le vittime di violenza domestica. Ben Alaya, di origine tunisina, era sottoposto a un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico dall’agosto 2024, a seguito di denunce per violenze pregresse. Tuttavia, il dispositivo non funzionò perché, come spiegato dal pm Parodi, era “scarico”, consentendo all’uomo di entrare nell’appartamento e commettere il femminicidio.

Il 23 settembre 2024, intorno alle 8, Ben Alaya si è introdotto nell’appartamento di via Barrili, dove Roua Nabi viveva con i figli dopo la separazione. Armato di un coltello da cucina, ha aggredito la donna colpendola ripetutamente al petto e all’addome, davanti agli occhi dei figli, che hanno assistito impotenti alla scena. I vicini, allertati dalle urla, hanno chiamato i carabinieri, ma i soccorsi del 118 non hanno potuto salvare Roua, deceduta poco dopo per le ferite riportate. Ben Alaya, arrestato sul posto dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, non ha opposto resistenza e ha confessato il delitto, motivandolo con una presunta “gelosia” e il rifiuto della moglie di riconciliarsi.

Il caso ha sollevato forti polemiche sulla gestione dei dispositivi di sorveglianza. Il braccialetto elettronico, imposto a Ben Alaya dopo reiterate violenze denunciate da Roua, non era operativo al momento del delitto. Il pm Parodi ha chiarito che il dispositivo era scarico, un problema tecnico che non ha attivato l’allarme quando l’uomo si è avvicinato alla casa della vittima.

Secondo un rapporto del Ministero dell’Interno del 2024, i braccialetti elettronici in Italia, utilizzati in circa 1.200 casi di divieto di avvicinamento, hanno mostrato problemi di manutenzione e affidabilità nel 15% dei casi.

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