Il magistrato sostiene il principio secondo il quale gli emigranti del Bel Paese, dopo due generazioni, diventano stranieri e i loro discendenti perdono il diritto alla cittadinanza italiana.
Bologna – In una recente ordinanza del tribunale di Bologna il giudice sostiene che gli emigranti italiani, dopo due generazioni, perdono le caratteristiche del “popolo italiano” e diventano stranieri e, di conseguenza. i discendenti di italiani emigrati nel 1800 perdono il diritto di recuperare la cittadinanza italiana. Il difetto di questo provvedimento è che generalizza il fenomeno dei discendenti di ritorno, ritenendo che tutti perderebbero le caratteristiche della “italianità”. I discendenti che conosco e di cui mi sono occupato professionalmente non sono certamente d’accordo in questo ragionamento che, secondo il loro giudizio, difetta nei presupposti. I giudici del capoluogo Felsineo probabilmente non conoscono la storia di Bianca Franceschini e del marito Isidoro, altrimenti non avrebbero scritto quel documento.
La loro storia risale al 1898 quando Isidoro Rainieri e Bianca Franceschini, originari di San Secondo Parmense, Parma, Italia, dopo aver viaggiato a lungo nelle Americhe per i loro commerci, tornando in Italia in nave si fermarono a Puerto Plata, nella Repubblica Dominicana. Affascinati dalla bellezza del luogo e rendendosi conto che era necessario un albergo per servire i viaggiatori, decisero di fondare l’Hospedaje del Comercio, a cui successivamente cambiarono il nome in Hotel Europa. Chi era la signora Bianca? Doña Bianca, come era conosciuta a Puerto Plata, era una donna dedita alla famiglia, seria, laboriosa, forte e caritatevole, che con impegno e dedizione si dedicò all’educazione dei suoi nove figli, il più grande dei quali aveva 17 anni, quando suo marito morì nel 1914 a New York.

Nonostante questo Bianca riuscì a mandarne molti a completare gli studi superiori in Italia. Pochi conoscono la storia di questo hotel, che ai suoi tempi era considerato il migliore del Paese. In questo albergo compaiono numerose opere di stranieri che visitarono il paese all’inizio del XX secolo. Si racconta che in quel periodo gli ammiragli-comandanti della marina americana prenotarono un pranzo presso l’hotel Rainieri, famoso per la sua squisita cucina. L’hotel fu venduto alla morte di Doña Bianca nel 1946, lasciando nella storia il nome della famiglia Rainieri Franceschini come famiglia pioniera e precursore del turismo nella Repubblica Dominicana. Bianca Franceschini ed il marito Isidoro Raineri ebbero 9 figli e la loro attività in Santo Domingo prosperava, quando un giorno del 1914 Isidoro Raineri partì in nave per l’America e non fece più ritorno. Non sapendo più nulla, la famiglia iniziò a pensare che il padre fosse fuggito, o avesse abbandonato tutti volontariamente, o che ci fosse stato un incidente.
Poiché la perdita del marito e del genitore è sempre un evento grave per ogni famiglia, ma stavolta non se ne conosceva il motivo, i familiari non parlarono più di Isidoro Rainieri, tenendo per sé questo abbandono, che ben presto divenne un segreto familiare, una circostanza dubbia di cui era meglio non parlare, per non suscitare clamore o insinuazioni. Bianca Franceschini crebbe da sola i nove figli, e divenne così famosa, come donna, madre e direttore del suo hotel, che le fecero una statua. I numerosi discendenti erano e sono molto legati alla propria famiglia ed una di questi, Graciela, dopo cento anni è andata alla ricerca di Isidoro Raineri. Sapendo che Isidoro si era recato a New York, Graciela, aveva scritto a tutti gli ospedali per sapere se cento anni fa Ranieri si fosse ricoverato in uno di questi. Dopo tante ricerche un nosocomio comunicò che Isidoro si era ricoverato presso il N.Y. Hospital perchè malato di cancro. Poco tempo dopo era deceduto. La ricerca aveva avuto esito positivo, ma non era stata trovata la salma dell’antenato.

Graciela iniziò a cercare in tutti i cimiteri di New York e dopo un po’ di giorni le comunicarono che la tomba di Isidoro si trovava ancora in uno di questi cimiteri. Tutti i discendenti di Isidoro Rainieri, divenuti ormai centinaia di persone, si riunirono nelal città dei grattacieli e resero omaggio alla tomba di Isidoro. Il mistero era finalmente chiarito dopo circa 100 anni, Isidoro non era fuggito, né aveva abbandonato la famiglia, si era ammalato e per questo aveva cercato di curarsi a New York. Purtroppo il male non era curabile e Isidoro era deceduto dopo pochi giorni di ricovero, senza poter avvisare nessuno, neppure la moglie Bianca. In questo caso, Graciela, discendente di terzo grado, aveva voluto ricostruire le sue origini di discendente di italiana e con la sua ricerca ha sciolto un mistero che durava da cento anni, liberando la sua famiglia da un dubbio sul loro antenato italiano.
Quasi tutti i discendenti di Bianca ed Isidoro hanno recuperato la cittadinanza italiana e molti di essi oggi vivono in Italia, i giovani studiano nelle università europee, così come fanno i nostri figli, avendo questa opportunità. Questa è solo delle tante storie dei discendenti di italiani, che quasi sempre hanno onorato le loro origini con storie di successo nei Paesi che li hanno ospitati e che mai hanno scordato le loro origini italiane. Nelle Americhe, difatti, essendo rappresentate tutte le stirpi, le persone vengono distinte per la loro origine, e quindi per l’individuo che vive in quei luoghi è molto importante sapere quali sono le sue origini, da dove viene, come si chiamava la sua famiglia, chi erano i parenti, la sua storia e senza di questa ognuno sarebbe un individuo senza identità. I Giudici di Bologna forse non conoscono queste storie e si sono soffermati sulle apparenze formali, senza chiedere ad ognuno dei ricorrenti se avesse una storia, una famiglia e da dove provenivano con precisione, ma hanno considerato tutti i ricorrenti in quel giudizio come degli sconosciuti, limitandosi a chiedere al loro avvocato poche informazioni e se avevano intenzione di vivere in Italia. La storia di Bianca ed Isidoro è diventata un libro dal titolo “Divino Tesoro“, scritto dalla stessa Graciela, che ha ricostruito la vita della famiglia. La pubblicazione si può acquistare su Amazon.