Dibattito: politica o una discussione da osteria?

Ogni partito è alle prese con dinamiche interne che prefigurano, oltre a tensioni e malumori, anche confusione ed incertezze tra gli elettori. Il dibattito ne risente, raggiungendo momenti di rara bassezza. Enorme il divario fra cittadini e la politica del maritozzo.

Roma – I cittadini infatti, anche attraverso programmi televisivi sempre più orientati al “gossip”, non sanno se sorridere o abbandonarsi alla propria sfiducia e all’imbarazzo. Tutto fa spettacolo e può essere divertente e utile per orientarsi tra le diverse opzioni politiche, ma il buon senso dovrebbe prevalere, soprattutto in considerazione delle problematiche sociali ancora da risolvere.

Carlo Calenda

In questo contesto confuso e turbolento si inseriscono le dichiarazioni di Calenda e Meloni. Il leader di Azione, intervistato da Myrta Merlino, sbotta quando gli chiedono cosa ne pensa del Ministro degli Esteri e del suo cambiamento politico, minacciando di andarsene dalla trasmissione.

“…Di Maio oggi ha cambiato atteggiamento – ha affermato Calenda ma è nato e ha preso i voti dicendo l’opposto di quello che attualmente afferma. Per me Di Maio non è un interlocutore, perché ha fatto disastri e ha preso in giro gli italiani. Di lui non mi fido…”.

Myrta Merlino deve aver toccato certi nervi scoperti

Successivamente la brava conduttrice ha chiesto al suo interlocutore di commentare le parole di Giorgia Meloni pronunciate durante un comizio in Spagna e la risposta è stata ancora più decisa e tranchant.

“…Ma possiamo perdere tempo co’ ‘sta roba..? – ha aggiunto l‘europarlamentare – Possiamo essere un Paese che discute della Meloni che dice sono una mamma, sono una donna, sono cristiana..? Ma chi se ne frega, fai quello che ti pare. Qui abbiamo l’inflazione, i salari bassi, la produttività al limite, la scuola che è un disastro e di cui non parla nessuno. Peraltro non leggiamo, siamo il Paese più ignorante d’Europa e parliamo della Meloni che è una madre..? Ma chi cacchio se ne frega..!“.

Giorgia Meloni sembra immune ad ogni critica

Il dibattito sta avviandosi verso una decadenza senza precedenti, al di là della fondatezza o meno dei giudizi di Calenda sui due leader. Giorgia Meloni, in ogni caso, è amareggiata per l’atteggiamento che si ha nei suoi riguardi in molte trasmissioni, che ritiene comunque pericolose.

“…C’è anche un conduttore che mi definisce la donna nera – commenta la leader di FdI da una parte uno dovrebbe essere contento di vedere questa gente ricorrere al suo peggior armamentario senza avere argomenti reali. È gente così rabbiosa, disperata e invidiosa da reagire con livore al fatto che continui a vincere. Quando tu dici che io sono una persona pericolosa per la storia, il rischio che qualcuno a un certo punto decida di liberare il mondo da questa persona, perché magari ha qualche rotella fuori posto, c’è…”.

“…Io che non ho bisogno di usare questi toni – continua Meloni mi sono stufata. Quindi ho deciso che intanto querelo tutti quelli che si sono permessi di dire una parola sbagliata e lo faccio perché voglio sapere se in questa Nazione c’è ancora il diritto di non essere di sinistra senza rischiare di diventare vittime dello spostato di turno perché gli hanno insegnato ad odiarti…”.

mario draghi
La fiducia nei confronti di Mario Draghi non pare più inossidabile

Il clima surreale è purtroppo questo, fondato sul “che ne pensi dell’altro” anziché sui programmi necessari al Paese. La fiducia a Draghi, nel contempo per la prima volta scende al di sotto del 40%. A volere il premier ancora a Palazzo Chigi anche nel 2023 è solo il 16,3%, mentre il 14,8% si dichiara a favore a patto che ci sia una chiara maggioranza che lo sostenga in Parlamento.

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