Non c’è pace per Cortina, nuova frana sulla statale delle Olimpiadi appena riaperta

Nella notte a seguito di un temporale una colata di detriti si è staccata dalle pareti della Croda Marcora invadendo un tratto della carreggiata. Mezzi Anas al lavoro.

Belluno – Cortina d’Ampezzo torna a fare i conti con la fragilità del suo accesso principale. La scorsa notte una nuova colata di detriti si è staccata dalle pareti della Croda Marcora, invadendo un tratto della statale 51 di Alemagna tra San Vito di Cadore e Cortina. Si tratta della stessa zona già interessata da frane nelle scorse settimane, a seguito delle intense piogge di inizio luglio.

Il fenomeno, innescato da un violento temporale notturno, ha interrotto la viabilità su una delle arterie cruciali per il turismo estivo in arrivo dalla pianura. Il tratto, riaperto solo pochi giorni fa dopo un lungo stop, è di nuovo chiuso al traffico in attesa dello sgombero del materiale roccioso e fangoso che ha ricoperto la sede stradale.

Personale e mezzi Anas sono al lavoro per rimuovere la massa detritica scesa dal versante sud della Croda Marcora. La situazione è particolarmente delicata: già al momento della precedente riapertura, il tratto era percorribile solo di giorno, dalle 7 alle 20, con un sistema di sorveglianza e allerta attivo 24 ore su 24. L’episodio odierno conferma la persistente instabilità del pendio, mettendo in evidenza l’urgenza di interventi strutturali per la messa in sicurezza.

In attesa della riapertura, Cortina resta raggiungibile solo attraverso i valichi alternativi: Passo Tre Croci, Falzarego o Giau. L’Anas ha fatto sapere che saranno pianificati ulteriori interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, in collaborazione con Regione Veneto, Provincia di Belluno e i Comuni interessati, per garantire un ripristino in condizioni di massima sicurezza, compatibilmente con l’evoluzione meteorologica.

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