A organizzare gli eventi l’Ambrosiana, che custodisce i manoscritti, le opere a stampa e i cimeli del grande giurista milanese, autore di uno degli scritti più influenti della storia.
Milano – Esattamente 260 anni fa, nel 1764, il grande giurista milanese Cesare Beccaria (1738-1794) terminava di scrivere il suo capolavoro, il trattato Dei delitti e delle pene, e lo dava alle stampe nel medesimo anno. Alla ricorrenza la Veneranda Pinacoteca Ambrosiana dedica una mostra, esposta fino al 17 dicembre 2024 nelle Sale 2 e 3. Nell’esposizione, intitolata “Il trattato Dei Delitti e delle pene di Cesare Beccaria, da Milano all’Europa al Mondo” si può ammirare il manoscritto originale dell’opera, l’editio princeps italiana e tutte le altre prime edizioni che si susseguirono nelle varie lingue europee, comprese due pubblicazioni recenti extraeuropee, a testimonianza di una diffusione che da Milano si propagò in tutta Europa e nel mondo intero.
Alla morte di Beccaria la sua biblioteca, comprendente i suoi manoscritti, le opere a stampa e vari cimeli personali, passò al figlio Giulio Beccaria, che a sua volta la lasciò in eredità alla moglie Antonietta Curioni de’ Civati. Donna Antonietta, significativamente, nel proprio testamento olografo del 29 marzo 1866, si augurava che le figlie si impegnassero a collocare questo prezioso patrimonio culturale «in qualche pubblico istituto a perpetua memoria dell’illustre filosofo, come per esempio nella Biblioteca Ambrosiana, già ricca di monumenti e di altre illustrazioni patrie». Questo auspicio non si realizzò subito, perché la biblioteca di Cesare Beccaria giunse a un suo genero, il commendatore milanese Angelo Villa Pernice, noto bibliofilo, oltre che economista, amministratore pubblico e politico.
Quando, nel 1910, dopo la morte del marito, la moglie donna Rachele Villa Pernice, donò tutto il patrimonio librario di famiglia alla Biblioteca Ambrosiana, vi giunse anche il fondo di manoscritti e di stampati appartenuto a Cesare Beccaria: si compiva così quanto aveva auspicato con preveggenza la marchesa Antonietta Curioni de’ Civati. Questa generosa donazione, di alto mecenatismo culturale, fu facilitata dai fratelli Nogara (in particolare Giuseppe, Bernardino e Bartolomeo), parenti di Rachele Villa Pernice, che fecero da mediatori con monsignor Achille Ratti, allora Prefetto della Biblioteca Ambrosiana.
Sempre sul tema, la Sala delle Accademie della veneranda Biblioteca Ambrosiana ospita il 31 ottobre il convegno “Cesare Beccaria, uno sguardo nuovo sui Delitti e sulle Pene, da Milano all’Europa al Mondo”. L’ingresso al convegno è libero previo accredito a questo link. Il programma si può consultare qui.
Mostra
Il trattato Dei Delitti e delle pene di Cesare Beccaria, da Milano all’Europa al Mondo
Milano, Pinacoteca Ambrosiana, Sale 2 e 3
19 settembre – 17 dicembre 2024
Mostra inclusa nel biglietto di ingresso della Pinacoteca
Convegno
Cesare Beccaria, uno sguardo nuovo sui Delitti e sulle Pene, da Milano all’Europa al Mondo
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana – Piazza Pio XI 2, Milano – Sala delle Accademie
31 ottobre 2024, ore 11.00
Info: www.ambrosiana.it