Operazione da circa un miliardo. Previsto un piano di investimenti di 437,5 milioni per ammodernare i supermercati e rilanciare il marchio GS.
Roma – Carrefour, il colosso francese della grande distribuzione, lascia l’Italia cedendo il 100% delle sue attività a NewPrinces Group, ex Newlat Food, per un’operazione del valore di circa 1 miliardo di euro. L’acquisizione, annunciata oggi, include 1.188 punti vendita, tra cui 41 ipermercati, 315 supermercati, 820 minimarket e 12 cash & carry, distribuiti prevalentemente nel Nord Italia. La transazione, che segna un punto di svolta per il settore alimentare italiano, è attesa al closing entro la fine del terzo trimestre 2025, previa approvazione delle autorità competenti.
L’acquisizione di Carrefour Italia rappresenta un passo decisivo per NewPrinces Group, guidato dal presidente Angelo Mastrolia, verso l’integrazione verticale tra produzione e distribuzione. “Abbiamo scelto di investire con determinazione in un asset strategico per l’Italia, con l’obiettivo di rilanciare una rete capillare e valorizzare al massimo le sinergie tra retail e industria,” ha dichiarato Mastrolia.
Con questa mossa, NewPrinces diventa il secondo gruppo alimentare italiano per fatturato, passando da 750 milioni a 6,9 miliardi di euro, e il primo per occupazione, con 13.000 dipendenti diretti in Italia e oltre 18.000 nel mondo, più 11.000 lavoratori nell’indotto. L’operazione si inserisce in una strategia di crescita che ha visto il gruppo, già proprietario di marchi come Delverde, Plasmon, Centrale del Latte e Polenghi Lombardo, espandersi attraverso acquisizioni rilevanti, come quella di Princes nel 2024 e di Plasmon da Kraft Heinz nel luglio 2025.
Il piano di investimenti, del valore complessivo di 437,5 milioni di euro, prevede:237,5 milioni di euro da Carrefour come contributo una tantum per il rilancio industriale e la continuità operativa. 200 milioni di euro da NewPrinces al closing, destinati a modernizzazione dei punti vendita, innovazione logistica e rinnovamento del brand.
Tra gli obiettivi, il rilancio del marchio GS, storico nome della grande distribuzione italiana soppiantato da Carrefour nel 2010, che tornerà a identificare i negozi dopo un periodo transitorio di tre anni in cui il brand Carrefour sarà mantenuto su licenza. L’operazione include anche l’integrazione con la piattaforma logistica di NewPrinces, che conta oltre 600 mezzi refrigerati, e il rafforzamento dei canali di home delivery e HoReCa (ristorazione).
Carrefour Italia, con un fatturato di 3,7 miliardi di euro nel 2024 e un EBITDA di 115 milioni, ha registrato una perdita operativa di 67 milioni di euro e un flusso di cassa negativo di 180 milioni, in un contesto economico e competitivo difficile. La rete di 1.188 punti vendita è concentrata principalmente in Lombardia (314 negozi), Piemonte (202), Lazio (195), Liguria (161), Toscana (54) ed Emilia-Romagna (49), con presenze anche in Valle d’Aosta e Sardegna. Il gruppo impiega 10.000 lavoratori diretti e 8.000 indiretti.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso apprezzamento per l’operazione, sottolineando che “rafforza il Made in Italy.” Urso incontrerà nei prossimi giorni Angelo Mastrolia per discutere gli sviluppi industriali e occupazionali, seguito da un confronto con i sindacati. Tuttavia, i sindacati Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno mantenuto lo stato di agitazione già dichiarato prima del passaggio di proprietà, preoccupati per le prospettive dei lavoratori. Le sigle hanno richiesto un incontro al Ministero per verificare il piano di rilancio e garantire la salvaguardia occupazionale, sia per i 10.000 dipendenti diretti che per i 14.000 impiegati nella rete in franchising e negli appalti. I sindacati sottolineano l’importanza di valutare la qualità del piano industriale e la continuità lavorativa.