Pit Bull e Husky trovati in condizioni allucinanti: senza acqua, cibo e in mezzo alla sporcizia. Il responsabile in grossi guai dopo l’intervento di Enpa.
Arezzo – Chiusi in una gabbia, senza acqua né cibo, costretti a restare immobili sui propri escrementi. Così sono stati trovati un Pit Bull e una femmina di Husky a Palazzo del Pero, frazione di Arezzo, nel marzo 2024. A salvarli fu l’intervento congiunto della Polizia Municipale e di un veterinario della Asl, dopo numerose segnalazioni da parte dei residenti.
A prendersi carico del caso è stato l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), che attraverso il proprio ufficio legale ha presentato denuncia. Dopo mesi di cure e una lunga battaglia legale, è arrivata la sentenza: l’ex proprietario degli animali, un cittadino di origini rumene, è stato condannato a due mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di 3.000 euro di multa.
La sospensione della pena è subordinata al pagamento di 850 euro, somma necessaria a coprire le spese mediche sostenute per la cura dei due cani. Il giudice ha inoltre disposto il versamento di 1.200 euro all’Enpa per le spese legali e la confisca definitiva degli animali, che ora sono affidati a strutture protette e in via di recupero.
“Questa sentenza è un segnale forte contro il maltrattamento animale – ha commentato l’Enpa –. La tutela dei diritti degli animali non può essere relegata in secondo piano. Grazie alla sensibilità dei cittadini che hanno segnalato e all’impegno delle istituzioni intervenute, due vite sono state salvate”.