E’ la più grave interruzione di elettricità nella storia recente della Penisola iberica. Sconosciute le ragioni, forse un raro fenomeno atmosferico.
Alle 12.30 un massiccio blackout ha colpito l’intera Spagna continentale, il Portogallo e parti del sud della Francia, segnando l’interruzione di corrente più grave nella storia recente della penisola iberica. L’evento, che ha interessato una popolazione di circa 60 milioni di persone, ha causato il collasso di servizi essenziali, paralizzando trasporti, ospedali, comunicazioni e infrastrutture critiche. Le autorità spagnole, portoghesi ed europee stanno ancora indagando sulle cause, mentre i governi di Madrid e Lisbona hanno attivato riunioni di emergenza per coordinare la risposta.
Secondo Eduardo Prieto, direttore operativo di Red Eléctrica Nacional, il blackout è stato causato da una “forte oscillazione” nella rete elettrica, che ha provocato la disconnessione del sistema spagnolo da quello europeo e il conseguente collasso della rete iberica alle 12.38. Un grafico di Red Eléctrica mostra un crollo della domanda elettrica da 27.500 MW a 15.000 MW in pochi secondi alle 12.30. Tuttavia, l’origine di questa oscillazione rimane sconosciuta.
Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione europea ed ex ministra spagnola, ha dichiarato: “Non vi è alcuna indicazione che il blackout sia stato provocato”, escludendo per ora l’ipotesi di un attacco hacker. Il Anche il Centro Nazionale di Cybersecurity portoghese ha ribadito che non ci sono prove di un cyberattacco. L’operatore portoghese E-Redes ha attribuito il problema a un “guasto nella rete europea”, ipotizzando un sbilanciamento di tensione legato a un problema nel sistema di trasporto spagnolo, come riferito dal ministro portoghese António Leitão Amaro a Lusa.
Un’ipotesi avanzata da REN, l’operatore portoghese, punta a un “fenomeno atmosferico raro” definito “vibrazione atmosferica indotta”, causato da variazioni estreme di temperatura nell’interno della Spagna, che avrebbero generato oscillazioni nelle linee ad alta tensione (400 kV), portando a un guasto di sincronizzazione tra i sistemi elettrici europei. La Spagna non ha ancora confermato questa teoria, e le indagini proseguono.
Le conseguenze del blackout sono state immediate e devastanti. La rete ferroviaria spagnola Renfe ha sospeso tutti i treni alle 12.30, bloccando l’AVE e i servizi regionali, con migliaia di passeggeri fermi in stazioni come Atocha (Madrid) e Sants (Barcellona). Le metropolitane di Madrid, Barcellona, Valencia e Lisbona si sono fermate, con evacuazioni di passeggeri da tunnel bui. Gli aeroporti di Madrid-Barajas, Lisbona, Porto e Faro hanno operato a capacità ridotta o chiuso, con ritardi e cancellazioni. I semafori non funzionanti hanno causato ingorghi a Madrid, Lisbona, Siviglia e Valencia, spingendo la DGT spagnola a sconsigliare l’uso delle auto.
Gli ospedali della Comunità di Madrid e di altre regioni, funzionano con generatori di emergenza, sospendendo attività non essenziali come interventi chirurgici. Il servizio di emergenza Galicia 112 ha chiesto di contattare il numero solo per urgenze vere. Molte persone sono rimaste intrappolate in ascensori, con il Dipartimento degli Interni spagnolo che ha dato priorità alle operazioni di salvataggio.
Le reti telefoniche mobili, inclusi i servizi voce e 5G, sono collassate in Spagna e Portogallo, con un calo del traffico internet del 30% in Portogallo e del 37% in Spagna. Alcune app di messaggistica sono rimaste parzialmente funzionanti, ma le chiamate vocali sono state impossibili. Il torneo di tennis Madrid Open ha sospeso le partite, con tabelloni e telecamere fuori uso. Uffici e aziende, come quelli di Endesa e Iberdrola, hanno mandato a casa i dipendenti, mentre il Parlamento spagnolo ha interrotto le attività. Il blackout ha colpito anche il sud della Francia, in particolare regioni come Occitania e Nouvelle-Aquitaine, e l’Andorra, con interruzioni di breve durata ma significative.
Red Eléctrica Nacional, l’operatore spagnolo, ha attivato piani di emergenza, iniziando a ripristinare l’energia nelle regioni del nord e del sud della Spagna. Prieto ha stimato un tempo di recupero di 6-10 ore, con alcune aree che potrebbero richiedere fino a una settimana per una normalizzazione completa, secondo REN. Il ripristino dipende dall’uso di energia idroelettrica, poiché le fonti rinnovabili non garantiscono stabilità e gli impianti a gas e nucleari richiedono tempi lunghi per riavviarsi.
Il governo spagnolo, guidato dal primo ministro Pedro Sánchez, ha convocato una riunione di crisi presso la sede di Red Eléctrica, con la partecipazione dei ministri delle Finanze, dell’Ambiente e dei Trasporti, come riportato da The Guardian. Sánchez ha visitato il centro di controllo per monitorare la situazione, mentre il governo ha dichiarato: “Stiamo lavorando per determinare l’origine e l’impatto dell’incidente, dedicando tutte le risorse per risolverlo”. A Madrid, il sindaco José Luis Martínez-Almeida ha chiesto ai cittadini di limitare gli spostamenti e di chiamare i servizi di emergenza solo per necessità urgenti.