La prima udienza del 30 ottobre prossimo potrebbe slittare in altra data ma è certo che si farà di tutto per non spegnere i riflettori sullo scandalo degli affidi illegali.
Bibbiano – Sono 24 gli indagati che si presenteranno all’udienza preliminare del prossimo 30 ottobre davanti al Gup Dario De Luca del tribunale di Reggio Emilia. Il magistrato dovrà decidere se e chi rinviare a giudizio per l’inchiesta giudiziaria sugli affidi illeciti. A tal proposito due sono i fatti importanti che ripropongono Bibbiano alla triste ribalta delle cronache: la Giunta dell’Unione Camere Penali italiane (Ucpi) ha criticato duramente un provvedimento del presidente del tribunale di Reggio Emilia e la possibilità che il processo, qualora venisse celebrato, potrebbe essere trasferito in altra sede.
Ma andiamo con ordine. Il Pm Valentina Salvi ha chiesto il processo per i 24 indagati a seguito della nota operazione di polizia denominata “Angeli e Demoni”. Il presidente del tribunale reggiano Cristina Beretti, secondo l’Ucpi, avrebbe dato per scontato l’esito dell’udienza preliminare ovvero il rinvio a giudizio degli indagati disponendo, con un provvedimento, la redistribuzione del carico di lavoro fra i magistrati con relative variazioni del calendario. Nel documento, del 7 settembre scorso, il presidente Beretti pare abbia dato per certo che “nei prossimi mesi inizierà la celebrazione del complesso procedimento riguardante i noti fatti di Bibbiano”.
Il 30 ottobre si dovrebbe svolgere, di contro, l’udienza preliminare per stabilire chi andrà sotto processo e chi verrà prosciolto: ”…Infatti – scrive la Giunta dell’Ucpi in una nota – non è nemmeno iniziata l’udienza preliminare, il cui giudice, come è noto, dovrà (rectius, dovrebbe) stabilire chi può subire il processo richiesto dall’accusa e chi, invece, merita di essere prosciolto. Come leggere da entrambi le parti – accusa e difesa – tutto questo? Certamente si tratta di una previsione che, nel tranquillizzare la Procura, getta nello sconforto le difese ma soprattutto pone in una situazione di grave imbarazzo il giudice dell’udienza preliminare, il quale ora conosce quali siano le aspettative del capo dell’ufficio giudiziario al quale appartiene...”.
Insomma la questione dei bambini sottratti di Bibbiano, prima strumentalizzata politicamente, rischia adesso di incominciare col piede sbagliato. La presidente Beretti, ad ogni buon conto, ha dichiarato che la sua è in realtà una proposta di variazione tabellare, ed è imposta da una circolare del Consiglio superiore della Magistratura che prevede la formazione di queste tabelle ogni qual volta si presenti la necessità di una riorganizzazione del lavoro.
Oliviero Mazza e Rossella Ognibene, avvocati di una delle indagate più in vista, Federica Anghinolfi, cogliendo la palla al balzo, avrebbero chiesto di spostare l’udienza preliminare in altra sede: ”…Il tribunale di Reggio mostrerebbe infatti un pregiudizio negativo per gli imputati – dicono i due legali – e, in particolare, per la nostra assistita…”. Insomma rinvio a giudizio o meno l’iter giudiziario di “Angeli e Demoni” si preannuncia in salita e zeppo di ostacoli.
Comunque stiano le cose o in questo, o in altro tribunale, Federica Anghinolfi, dirigente dei servizi sociali della Val d’Enza, secondo la Procura reggiana, sarebbe la responsabile del giro illegale di affidi. La donna avrebbe minacciato i genitori di un bimbo che non avrebbero più visto se non avessero rilasciato il proprio consenso ai servizi sociali affinché il minore venisse sottoposto ad un percorso di psicoterapia specialistica con lo psicologo Claudio Foti.
Quest’ultimo, indagato, avrebbe intascato 135 euro l’ora per le sedute di psicoterapia che hanno riguardato un congruo numero di persone. Fra gli indagati anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti (arrestato, scarcerato e reintegrato nella funzione di primo cittadino), delegato dell’Unione Comuni Val d’Enza alla specifica materia delle politiche sociali. Dovrà rispondere di abuso di ufficio e falsità ideologica.
Secondo l’accusa Carletti avrebbe lavorato assieme a Foti alla creazione di un progetto volto a consentire la prosecuzione illecita del servizio di psicoterapia presso il centro studi Hansel e Gretel diretto dallo stesso Foti. A favore dei bambini di Bibbiano è sceso in campo Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, che vorrebbe istituire un’associazione di tutela dei bambini o aiutare un sodalizio che se ne occupi seriamente. Con lui Mario Giordano e Rita Dalla Chiesa.
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