Beni culturali, archeologi e astronomi a confronto a Palermo

Appuntamento il 15 aprile. Scarpinato: “Sicilia ricca di siti storici legati allo studio del cielo”.

Palermo – Archeologi e astronomi a confronto sull’archeoastronomia in Sicilia. Martedì 15 aprile, dalle 9,30 a Palazzo Montalbo, sede del Centro  progettazione e restauro della Regione Siciliana (Crpr), in via dell’Arsenale 52 a Palermo, verrà presentato il volume  “Archeoastronomia in Sicilia. Una scienza necessaria”, a cura di Ferdinando Maurici, direttore del Crpr e soprintendente del Mare ad interim, e Chiara Cardella. L’appuntamento sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione della ricerca e su come favorire ulteriormente anche in Sicilia il dialogo necessario, ma non sempre facile, fra  archeologi e astronomi.

«La Sicilia si sta dimostrando sempre di più una terra ricchissima di monumenti e siti archeologici di carattere astronomico», afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, che a inizio lavori porterà un saluto istituzionale assieme al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Mario La Rocca.

Al dibattito prenderanno parte alcune tra le più rappresentative personalità scientifiche del settore a livello internazionale, tra cui l’astrofisico Giulio Magli, professore ordinario di Fisica matematica al Politecnico di Milano, dove insegna anche archeoastronomia, autore di libri di grande diffusione. I lavori saranno presieduti dall’archeologo siciliano Gioacchino Falsone, già docente di Archeologia fenicio-punica all’Università di Palermo. Interverranno anche Alfio Maurizio Bonanno, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica di Catana, il direttore del Crpr Maurici, il vice presidente nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia, Alberto Scuderi, e Andrea Polcaro, professore di Archeologia del vicino oriente antico all’Università di Perugia.

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