Attrarre talenti nell’agroalimentare: sfide e soluzioni dal Forum di Milano Marittima

Innovare e investire sul welfare, fidelizzare i dipendenti e management a scuola di ascolto: le idee per uscire dalla crisi.

Ravenna – A Milano Marittima si è concluso il Forum IPAgroalimentare, evento che ha riunito oltre 400 imprenditori e manager per affrontare il tema “Come crescere nel caos?”. L’attenzione si è focalizzata sulla gestione del personale, con un’analisi approfondita delle difficoltà nel reperire manodopera e fidelizzare collaboratori, particolarmente rilevanti per il settore agroalimentare.

Arnaldo Carignano, Talent Director di Randstad, ha evidenziato come fenomeni post-Covid, dalle “grandi dimissioni” al “quiet quitting”, stiano trasformando le aspettative dei lavoratori. “Le persone cercano significato, flessibilità e stabilità economica. Le aziende devono innovare per attrarre e trattenere talenti, con un focus su welfare e formazione,” ha dichiarato.

Diversi imprenditori hanno raccontato strategie vincenti per affrontare queste sfide. Diego Remelli, consigliere della Latteria San Pietro, ha introdotto un piano di welfare che ha migliorato reputazione e fidelizzazione aziendale. Leonardo Forte di Agricole Forte ha invece puntato su leadership e ascolto attivo dei dipendenti.

Antonio Guarrera, HR di Aboca Group, ha illustrato il “Progetto Mandorlo”, che sostiene famiglie e promuove valori aziendali, contribuendo a un’espansione del personale da 300 a oltre 2.000 dipendenti dal 2008.

Il passaggio generazionale è stato un altro tema centrale, con esempi come Valentina e Attilio Zanetti, rappresentanti della quinta generazione di un’azienda leader nell’export di Grana Padano. Camillo Gardini, di Agri2000, ha invece lasciato l’impresa ai collaboratori più fidati, valorizzando il capitale umano interno.

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