Arresto in flagranza per chi aggredisce i prof. Valditara sollecita Nordio

Il ministro dell’Istruzione ha proposto al Guardasigilli una nuova stretta per contrastare l’aumento della violenza sui docenti.

Roma – L’escalation di aggressioni e violenze tra i banchi di scuola è da tempo all’attenzione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. E ora si va verso una nuova stretta contro il preoccupante fenomeno delle aggressioni ai docenti: l’arresto in flagranza per gli assalitori. È la proposta del titolare dell’Istruzione dopo l’ennesimo episodio, stavolta a Casarano nel Leccese, ai danni di un professore di un istituto di secondo grado “reo” di aver messo delle note in condotta a un alunno. Il quale avrebbe chiamato il padre dicendogli “Vieni a spaccare la faccia al professore”.

E così, secondo quanto riferito dal docente nella denuncia ai Carabinieri, a scuola si sono presentati il padre e il fratello più grande dello studente, e avrebbero minacciato il docente costringendolo ad allontanarsi dall’aula e a rifugiarsi in un bagno. A quel punto il professore ha chiamato le forze dell’ordine e i due sono stati identificati. Valditara ha reso noto di aver proposto al ministro Nordio, di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato anche alle aggressioni nei confronti del personale scolastico: “Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione il governo e il ministro dell’Istruzione sono accanto ai docenti e al personale tutto che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni”.

Il ministro Valditara nelle scuole

Valditara ha inoltre telefonato al dirigente scolastico dell’istituto per informarsi sulle condizioni di salute del professore aggredito e ha espresso solidarietà al docente, al dirigente scolastico e a tutta la scuola coinvolta in questo fatto particolarmente grave. La stretta annunciata trova il plauso dei presidi: “Si tratta di una iniziativa che va nella direzione da noi richiesta qualche tempo fa“, sottolinea il presidente dell’Anp Antonello Giannelli.

“I dirigenti scolastici, i docenti e il personale ATA non possono più essere oggetto di aggressioni e violenze divenute negli ultimi anni sempre più frequenti”. Nel ringraziare il ministro “per la sensibilità che ha dimostrato”, Giannelli ha ribadito che “Il personale della scuola deve essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio importante lavoro serenamente, consapevole di essere tutelato e di avere dalla propria parte le Istituzioni e la stragrande maggioranza delle famiglie”.

Un’aggressione tra i banchi di scuola

A dicembre sono stati diffusi i numeri del monitoraggio interno al Ministero effettuato dal Dipartimento Istruzione: nell’anno scolastico 2022/2023 sono stati 36 gli episodi di violenza avvenuti a livello nazionale all’interno dell’ambiente scolastico; 68 nell’anno scolastico 2023/2024, e 19 in quello corrente (2024/2025) ma con i numeri aggiornati a dicembre 2024. I numeri sono stati illustrati durante la “Giornata di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico” che si è svolta al MIM con il ministro Giuseppe Valditara. Gli eventi interessano quasi tutte le Regioni (spicca la Lombardia con 15 episodi, 12,2%), in particolare il II ciclo di istruzione, le vittime più numerose sono i docenti e gli autori principali familiari e studenti.

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