Il braccio di ferro tra studenti e preside del Liceo delle Scienze Umane e Musicali “Sebastiano Satta” di Nuoro continua e la delegazione interlocutoria dei ragazzi ha dichiarato che loro non torneranno a scuola se i divieti non verranno rimossi.
Nuoro – I problemi nella scuola non mancano mai, specie durante la pandemia. In questo caso la dirigente scolastica Carla Marchetti non arretra di un millimetro dalle sue posizioni malgrado lo sciopero di due giorni organizzato dai ragazzi. Le regole sono presto derubricate: proibiti piercing e unghie lunghe, obbligo di consegna dei telefoni cellulari prima delle lezioni, un solo spostamento per classe verso i distributori automatici di bibite e niente ricreazione allungata. Letto, confermato e sottoscritto.
Unica trattativa su cui la dirigente dimostra apertura è quella che riguarda la ricreazione. Gli studenti avranno la possibilità di uscire in cortile per 20 minuti, osservando il distanziamento. L’argomento particolarmente spinoso per i giovani è l’uso del telefonino che i ragazzi dovranno depositare a inizio lezione o che, pur tenendolo in tasca, dovranno spegnere.
Diversi ragazzi, infatti, sarebbero stati beccati, durante l’utilizzo dei libri digitali su tablet, mentre facevano hotspot collegandosi a internet. Per quanto riguarda il divieto di piercing e unghie lunghe la preside chiarisce che si tratta del regolamento stabilito dal dipartimento di Scienze Motorie sulla Sicurezza in palestra e contro gli infortuni.
Su queste basi i rappresentanti degli studenti hanno dichiarato che non torneranno a scuola.