Il commerciante, negli ultimi tempi, si comportava in maniera strana. Pare stesse cercando informazioni su alcuni elementi di spicco della criminalità organizzata locale da riferire alle forze di polizia. L’uomo era fortemente scosso dai ripetuti furti di sigarette a seguito dei quali avrebbe ricevuto minacce di morte. Nonostante i responsabili fossero stati identificati e successivamente rinviati a giudizio. Una settimana prima di presentarsi in tribunale Emiliano Lesti scompare come un fantasma.
Castelnuovo di Porto (Roma) – Emiliano Lesti, il tabaccaio di via Flaminia, scomparso il 20 marzo del 2019, sarebbe stato rapito. Le indagini infatti, archiviate circa un mese fa, sarebbero andate in questo senso ma non avrebbero portato a nulla.
Chi è perché avrebbe dovuto rapire il commerciante? Una settimana prima Emiliano, nella sua casa di via del Prataccio 10, a Rignano Flaminio, dove si sarebbe dovuto trasferire con la sua compagna Micaelangela Romitelli, avrebbe bruciato una cassapanca, apparentemente vuota, di proprietà del nonno:
”… Mi diceva di avere qualche problema con la famiglia – racconta la compagna Micaelangela – e mi disse che la nostra vita sarebbe ricominciata in quella casa e ciò che stava facendo era un rituale propiziatorio...Emiliano aveva grosse difficoltà economiche sia per un anno e mezzo di furti di sigarette, sia per diversi debiti accumulati con una sala giochi che aveva gestito per diverso tempo. Poi mi aveva detto che stava lasciando la massoneria perché non aveva trovato ciò che cercava… Ho pensato anche ad un suo allontanamento volontario ma se cosi fosse stato non mi avrebbe lasciato 15mila euro in casa per pagare le sigarette al Monopolio…”.
L’uomo, due giorni prima di dileguarsi, si era costituito parte civile per 382mila euro nel procedimento a carico dei presunti ladri di sigarette, rinviati a giudizio dal tribunale di Tivoli. Emiliano Lesti, sparito nel nulla, non potrà più rispondere alle eventuali domande del giudice, men che meno confermare come si erano svolti i fatti.
Una situazione che potrebbe riuscire comoda a più di qualcuno, probabilmente. Ma le stranezze non si fermano qui. Emiliano aveva sempre indossato scarpe comode, tranne il giorno della sua scomparsa. L’uomo, infatti, aveva calzato un paio di anfibi che gli erano rimasti dal servizio di leva svolto nella Folgore. Dove aveva intenzione di andare con quelle calzature? In una zona impervia normalmente non praticabile con scarpe normali?
Nonostante della scomparsa ne avesse parlato più volte Chi l’ha Visto non ci sarebbero state segnalazioni degne di rilievo, men che meno risultati tangibili da parte di alcuni sedicenti sensitivi le cui indicazioni sono rimaste prive di riscontri. Insomma nessuna notizia sul destino del commerciante di Castelnuovo.
Dunque, come dice qualcuno, Lesti non si sarebbe allontanato di molto dal suo Comune di residenza? Sarebbe vivo o morto? Pare che Lesti, negli ultimi mesi prima di dileguarsi all’alba di un giorno qualsiasi, avesse bisogno di soldi. Di molti soldi. Aveva venduto infatti un immobile (su cui gravava un’ipoteca), un orologio Rolex ed aveva chiesto prestiti a diversi amici poi in parte tutti restituiti.
L’uomo comunque era in crisi sin dall’inizio dei furti nella tabaccheria a seguito dei quali avrebbe ricevuto intimidazioni e minacce di morte. Alcuni testimoni attendibili parlano di un cambiamento dell’umore di Emiliano sin dal gennaio 2018. L’uomo avrebbe intrecciato una relazione con una donna che aveva conosciuto quando era amministratore di condomini.
I due si erano frequentati assiduamente per qualche tempo ma poi, improvvisamente, Emiliano si era defilato. Il commerciante avrebbe confessato alla donna di dovere svolgere un impegno “particolare” che lo costringeva a nascondersi per 4 o 5 giorni la settimana. La donna, in seguito, veniva a sapere dallo stesso Emiliano che il tabaccaio stava assumendo informazioni sulla criminalità organizzata locale sulla quale avrebbe dovuto riferire ad una istituzione militare.
Insomma l’uomo si comportava come se fosse un agente “sotto copertura” e informava la sua amica di una eventuale convocazione presso i carabinieri che avrebbero acquisito i tabulati delle loro comunicazioni telefoniche. Lesti avrebbe pregato la donna di riferire ai militari che le loro conversazioni si limitavano alle gestione del condominio e di non parlare di altri argomenti.
L’obiettivo di Emiliano Lesti sarebbero stati i “calabresi” che operano nel vasto territorio dell’hinterland romano, Castelnuovo compreso. Ma anche alcune persone parlano dello strano comportamento di Emiliano che, anche in altre circostanze e con soggetti terzi qualificati, avrebbe chiesto informazioni su fatti e personaggi non proprio adamantini. E’ possibile che questa sua presunta attività di informatore gli abbia procurato grossi guai?