Rayan Mdallel, il 15enne scomparso da Mondragone ritrovato morto nel Torinese: l’ipotesi del suicidio

Le circostanze della morte del ragazzo sono ancora tutte da chiarire, ma non si esclude il gesto volontario. Si era allontanato da casa in bicicletta portando con sé due zaini.

Mondragone – Rayan Mdallel, il 15enne scomparso il 30 gennaio dal centro in provincia di Caserta, è stato ritrovato morto nel Torinese in circostanze ancora tutte da chiarire. A dare l’annuncio è stato il sindaco Francesco Lavanga, che attraverso un commosso messaggio sui social ha espresso il dolore di un’intera città. Anche perché sulla scomparsa del ragazzo si fa strada l’ipotesi più drammatica: quella del suicidio.

La scomparsa di Rayan il 30 gennaio

Il 30 gennaio 2025, alle prime luci dell’alba, Rayan Mdallel, studente della seconda classe del liceo classico Galileo Galilei di Mondragone, si allontana dalla sua abitazione nel quartiere Sant’Angelo, in via Po. È in sella a una bicicletta nera, indossa una tuta scura, scarpe Nike bianche e porta con sé due zaini: uno nero con la scritta “Adidas” e un altro scolastico colorato. Ha anche delle cuffie Bluetooth. La sua sparizione, inizialmente percepita come un possibile gesto adolescenziale, si trasforma presto in un caso di cronaca che tiene col fiato sospeso l’intera comunità.

La madre di Rayan, distrutta dall’angoscia, lancia ripetuti appelli attraverso i media e la trasmissione Rai Chi l’ha visto?, implorando chiunque abbia informazioni di contattare le autorità. “Rayan ama viaggiare, vuole sentirsi libero, ma è ancora un minore sotto la mia responsabilità,” dichiara la donna in un’intervista, rivelando che il ragazzo si era già allontanato in passato, ma mai per così tanto tempo. La famiglia, supportata dall’associazione Penelope Campania e dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi, non smette di sperare in un suo ritorno.

Le ricerche e il ritrovamento del corpo

Nei mesi successivi alla scomparsa, le ricerche coinvolgono forze dell’ordine, volontari e cittadini. Un barlume di speranza si accende il 21 aprile 2025, quando una donna segnala di aver visto Rayan a Roma, nei pressi della fermata dell’autobus 90 in zona Rebibbia, con la sua bicicletta nera. La segnalazione, riportata dall’associazione Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi, riaccende le speranze, ma non porta a riscontri concreti. Altri avvistamenti, come quello di aprile, si rivelano infondati, e il mistero sulla sorte del ragazzo si infittisce.

La svolta drammatica è arrivata oggi, quando il corpo senza vita di Rayan è stato ritrovato in provincia di Torino, a centinaia di chilometri da Mondragone. Le circostanze del decesso, come comunicato dal sindaco Francesco Lavanga, rimangono oscure. “Da qualche ora ho appreso la triste e terribile notizia che il nostro giovane Rayan Mdallel è stato purtroppo ritrovato morto in circostanze ancora da accertare,” scrive il primo cittadino su Facebook, dando voce al dolore di una comunità intera.

Le ipotesi degli inquirenti: non escluso il suicidio

Le autorità indagano su diverse ipotesi: un allontanamento volontario, come suggerito dai precedenti episodi, o la possibilità che Rayan fosse in compagnia di qualcuno, forse un adulto vicino alla famiglia, come ipotizzato dalla madre. La Procura ha aperto un fascicolo, e le indagini si concentrano sugli ultimi spostamenti del 15enne, analizzando testimonianze, dati e immagini che possano ricostruire il suo percorso.

Dai primi accertamenti medico-legali effettuati sul corpo del ragazzo, intanto, non sono emersi segni di violenza. Il che rende plausibile, secondo gli inquirenti, l’ipotesi del suicidio. Rayan frequentava con buon profitto la seconda classe del liceo classico di Mondragone, ma è probabile che avesse sofferto per la separazione dei genitori, tanto da aver provato piu’ volte a fuggire e da dover essere seguito dai servizi sociali del Comune. Le indagini non escludono però altre piste.


Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.

Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.

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