La chiatta Hebo Lift 2 attracca a Termini Imerese. In arrivo anche la super gru Hebo Lift 10 da Rotterdam per riportare in superficie il veliero affondato lo scorso agosto al largo di Porticello. Operazioni al via il 3 maggio.
Palermo – Sono arrivati in Sicilia i mezzi e gli specialisti incaricati del recupero del veliero Bayesian, affondato il 19 agosto 2024 al largo di Porticello, in provincia di Palermo. L’operazione, complessa e ad alta specializzazione, entrerà nel vivo il 3 maggio e vedrà il coinvolgimento di alcune delle unità di sollevamento marittimo più potenti d’Europa.
Nel porto di Termini Imerese ha fatto il suo ingresso la Hebo Lift 2, una chiatta da lavoro galleggiante dotata di gru di bordo e 700 metri quadrati di ponte operativo. Partita da Ortona, la nave è accompagnata da un rimorchiatore di supporto e resterà in porto per circa due giorni, per caricare le attrezzature tecniche necessarie al sollevamento del relitto.
A bordo saliranno nelle prossime 48 ore subacquei professionisti, piloti di veicoli telecomandati (ROV) e personale marittimo altamente specializzato. Il team lascerà il porto nel fine settimana, dirigendosi verso il sito del naufragio al largo di Porticello, dove si trova il relitto del Bayesian.
Nel frattempo, è atteso anche l’arrivo della Hebo Lift 10, la gru galleggiante principale del progetto. Con una stazza lorda di 5.695 tonnellate, la Hebo Lift 10 è una delle più potenti piattaforme di sollevamento marino attualmente operative in Europa. La nave è salpata dal porto di Rotterdam il 19 aprile e il suo arrivo in Sicilia è previsto per domenica, in linea con il cronoprogramma dell’intera operazione.
L’intervento di recupero del Bayesian rappresenta una sfida ingegneristica e logistica significativa, che vede impegnati specialisti e mezzi di livello internazionale. Il veliero, la cui vicenda è ancora al centro di un’indagine, si prepara così a tornare in superficie dopo oltre otto mesi dal suo affondamento.