Saluti romani ad Acca Larentia: chiesto il rinvio a giudizio per 31 militanti di CasaPound

La Procura contesta la violazione delle leggi Mancino e Scelba. Secondo gli inquirenti, la commemorazione riproduceva la liturgia delle adunanze del partito fascista.

Roma – La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 31 esponenti di CasaPound per aver effettuato il saluto romano durante la commemorazione di Acca Larentia il 7 gennaio 2024. L’accusa è di violazione delle leggi Mancino e Scelba, che vietano la riorganizzazione del disciolto partito fascista e la propaganda di ideologie fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico.

Secondo i pubblici ministeri, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, l’evento svoltosi in una strada nei pressi di via Tuscolana rappresentava “la liturgia delle adunanze usuali del disciolto partito fascista”. A incastrare i 31 indagati sono stati filmati e video diffusi in rete e analizzati dalla Digos della Questura e dai Carabinieri, che hanno permesso di identificare con precisione i partecipanti alla “chiamata del presente” — gesto iconico del rituale neofascista, accompagnato dal saluto romano.

Il fascicolo è stato aperto pochi giorni dopo l’adunata. Le indagini, chiuse già a dicembre, arrivano in un momento delicato sul piano giurisprudenziale: pochi mesi prima, le Sezioni Unite della Cassazione si sono espresse con una sentenza storica sulla natura del saluto romano, indicando i criteri per stabilirne la rilevanza penale.

Secondo la Suprema Corte, spetta al giudice verificare “in concreto” la sussistenza di una serie di elementi per configurare il reato: contesto ambientale, valenza simbolica del luogo, numero dei partecipanti, ripetizione insistita dei gesti e il pericolo di emulazione. Tutti elementi che, secondo l’accusa, sarebbero presenti nel raduno di gennaio.

La commemorazione di Acca Larentia, in memoria dei tre giovani militanti del Fronte della Gioventù uccisi nel 1978, è da anni un appuntamento fisso per l’estrema destra romana, ma spesso accompagnato da polemiche e inchieste giudiziarie.

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