Morto a Milano Alberto Franceschini, fu fondatore delle Br con Curcio e Cagol

Il decesso lo scorso 11 aprile. Aveva 78 anni. Fu uno dei primi a dissociarsi dal carcere dalle Br delle quali svelò alcuni retroscena nei suoi libri.

Milano – È stato uno dei fondatori delle Brigate Rosse assieme a Renato Curcio e Mara Cagol nel settembre del 1970. Alberto Franceschini, come ha anticipato il Tg3 è morto a Milano all’età di 78 anni. Il decesso risale all’11 aprile scorso. Franceschini era stato condannato con sentenza definitiva, tra l’altro, per il  sequestro del giudice genovese Mario Sossi e per l’omicidio di due esponenti del Msi avvenuta a Padova nel 1974. Era libero dal 1992.

Nato a Reggio Emilia il 25 ottobre 1947, aveva militato da ragazzo nella FIGC e poi fondò le Br insieme a Curcio e Cagol, con la quale compì la prima azione di guerriglia, incendiando, il 17 settembre in via Moretto da Brescia, a Milano, l’autorimessa di Giuseppe Leoni, direttore del personale della Sit Siemens. Ha subito diverse condanne, tra le quali quella per ‘concorso anomalo’ nell’omicidio di due esponenti del MSI a Padova il 17 giugno 1974 in una sede missina. Partecipò al sequestro a Genova del giudice Mario Sossi. Il giudice Guido Salvini spiega che “fu lo stesso Franceschini a farlo liberare e che non si macchiò mai direttamente di reati di sangue”.

Ha lavorato a lungo per Arci Roma e anche a Milano, dove serviva ai tavoli. Nell’anniversario della morte di Navalny venne identificato dalla Digos tra i partecipanti alla commemorazione. A partire dalla metà degli anni Settanta, fu uno dei primi a dissociarsi dal carcere dalle Brigate Rosse delle quali svelò alcuni retroscena nei suoi libri. Arrestato insieme a Curcio l’8 settembre del 1974, sarà per anni uno dei brigatisti più attivi nelle carceri speciali, facendosi promotore del processo guerriglia a Torino, della rivolta dell’Asinara del 1979, e contribuendo a scrivere ‘L’ape e il comunista’, che determina la prima spaccatura interna contro la dirigenza Moretti, cui seguiranno ‘L’albero del peccato’ e ‘Gocce di sole nella città degli spettri’. 

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