Il 44enne bolognese a capo della Banda del Pilastro sarebbe morto suicida in Spagna. Ma troppe cose, a partire dai funerali, non tornano.
Il 13 giugno 2024, Giuseppe Molinelli, noto come il “Re dei Bancomat” e capo della Banda del Pilastro, sarebbe morto suicida a Benidorm, sulla Costa Blanca, in Spagna. Il 44enne bolognese, accusato di 73 assalti agli sportelli bancomat tra Lombardia e Lazio per un bottino di oltre tre milioni di euro, sembrava aver chiuso la sua parabola criminale con un gesto estremo. Ma a quasi un anno di distanza, la sua morte è avvolta da un alone di mistero: stranezze al funerale, documenti scomparsi e sospetti di una messinscena per sfuggire alla giustizia hanno trasformato la vicenda in un enigma che impegna gli inquirenti tra Milano, Bologna e la Spagna.
Giuseppe Molinelli, soprannominato “il Nano” per la sua statura, era il leader indiscusso della Banda del Pilastro, un’organizzazione criminale nata nel quartiere popolare di Pilastro, a Bologna. La banda, attiva tra il 2018 e il 2023, si specializzò in assalti agli sportelli bancomat, colpendo con una precisione quasi militare in Lombardia, Lazio e altre regioni del Nord Italia. Secondo la Procura di Milano, Molinelli e i suoi complici sono responsabili di 73 colpi, con un bottino complessivo superiore ai tre milioni di euro. Azioni caratterizzate da un sofisticato modus operandi. A partire dagli esplosivi artigianali, miscele di gas o piccole cariche, con i quali far saltare i bancomat, spesso in pochi secondi. Operavano nelle ore notturne, sfruttando la bassa presenza di pattuglie. Si dileguavano con auto rubate, seguendo rotte prestabilite e sfruttando nascondigli temporanei.
Molinelli, con il suo carisma e la capacità di coordinare operazioni complesse, si guadagnò il titolo di “Re dei Bancomat”, diventando una figura leggendaria nel sottobosco criminale. Arrestato nel 2022 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, fu scarcerato in attesa della conclusione del processo, grazie a una strategia difensiva capace di sfruttare con profitto tutti i cavilli legali a disposizione.
Dopo la scarcerazione, Molinelli si trasferì a Benidorm, una località turistica sulla Costa Blanca, nota per la sua vivace comunità di stranieri e la facilità di condurre una vita discreta. Qui aprì un ristorante, tentando di rifarsi una vita lontano dalla giustizia italiana. La scelta della Spagna non era casuale: la vicinanza al Nord Africa, le rotte marittime verso il Marocco e una rete di contatti criminali transnazionali rendevano Benidorm un luogo ideale per chi volesse mantenere un profilo basso o, secondo alcuni, preparare una fuga.
Il 13 giugno 2024, le autorità spagnole comunicarono la morte di Molinelli, ufficialmente attribuita a un suicidio. Il corpo fu trovato nel suo appartamento a Benidorm, senza segni evidenti di violenza esterna. La notizia, inizialmente accolta con sorpresa, fu trasmessa alle autorità italiane, che stavano ancora seguendo il processo per gli assalti ai bancomat. Tuttavia, i dettagli scarni forniti dalla polizia spagnola sollevarono i primi interrogativi: nessuna autopsia approfondita, un’indagine chiusa rapidamente e l’assenza di testimoni diretti alimentarono i sospetti.
I carabinieri di Milano, che monitoravano Molinelli come parte delle indagini sulla Banda del Pilastro e che dopo la pronuncia della Cassazione avrebbero dovuto condurlo nelle carceri italiane dove avrebbe scontato nove anni, dieci mesi e dieci giorni, si recarono in Spagna per verificare l’accaduto. Qui scoprirono incongruenze che trasformarono il caso in un giallo internazionale. Un elemento chiave fu la carta d’identità di Molinelli, che risultava sparita al momento dell’identificazione del corpo. Questo dettaglio, apparentemente minore, è cruciale: senza un documento ufficiale, confermare l’identità del defunto diventa problematico, soprattutto considerando il passato di Molinelli come esperto di sotterfugi.
Il funerale, tenutosi in forma privata a Bologna pochi giorni dopo la morte, è diventato il fulcro dei sospetti. Secondo le ricostruzioni, l’evento presentava anomalie inquietanti. In primis l’assenza delle pompe funebri: contrariamente alle consuetudini, nessuna agenzia funebre locale risultava coinvolta nell’organizzazione. La cerimonia sembra essere stata gestita da persone vicine a Molinelli, senza documentazione ufficiale. Compariva poi una sedicente zia di Molinelli, che avrebbe partecipato al funerale portando via le ceneri del presunto defunto in un’urna descritta come un “lampadario” per la sua forma insolita. Nessuno, tra i conoscenti e i familiari, aveva mai visto quella donna prima, e la sua identità rimane ignota. Il funerale si è svolto in segreto, con pochi partecipanti e senza annunci pubblici, come se l’obiettivo fosse evitare attenzione.
Un prete di Bologna, intervistato da Repubblica, ha segnalato ulteriori irregolarità: l’urna non sembrava conforme agli standard, e la documentazione presentata era incompleta. Questi dettagli, combinati con l’assenza di un certificato di morte dettagliato, hanno spinto gli inquirenti a ipotizzare che il funerale potesse essere parte di una messa in scena.
La Procura di Milano, in collaborazione con le autorità spagnole e i carabinieri di Bologna, sta approfondendo diversi aspetti. Gli inquirenti hanno richiesto un confronto del Dna del corpo trovato a Benidorm con quello di Molinelli, ma la cremazione rapida ha complicato il processo. Si sta cercando di ottenere campioni biologici da familiari o oggetti personali. I conti bancari di Molinelli, sia in Italia che in Spagna, sono sotto esame per individuare movimenti sospetti post-13 giugno 2024. La misteriosa “zia” e altri partecipanti al funerale sono stati convocati, ma finora nessuno ha fornito informazioni decisive. Contemporaneamente la Guardia Civil spagnola sta verificando eventuali collegamenti di Molinelli con reti criminali locali, in particolare nella Costa Blanca.
La vicenda resta al momento un mistero: il re dei bancomat è davvero morto suicida, o ha abilmente orchestrato la sua dipartita per svanire nel nulla e sottrarsi definitivamente alla giustizia?