Inchiesta Milano Cortina: pm, invio atti a Consulta o archiviazione delle accuse

Si chiede di valutare la legittimità costituzionale del decreto del Governo che ha stabilito che la Fondazione è ente di diritto privato.

Milano – I pm della Procura meneghina chiedono alla gip Patrizia Nobile di inviare gli atti alla Consulta per sciogliere il nodo giuridico sulla Fondazione Milano-Cortina. L’invio degli atti alla Corte riguarda la legittimità costituzionale del decreto del Governo che ha stabilito che la Fondazione è ente di diritto privato: lo chiede al gip la Procura nell’ambito di un’istanza di archiviazione dell’inchiesta sull’appalto per i servizi digitali a carico di alcuni indagati per corruzione e turbativa, tra cui l’ex ad Vincenzo Novari.

Già a luglio l’aggiunta Tiziana Siciliano, dopo il ricorso di uno degli indagati contro perquisizioni e sequestri del 21 maggio 2024 confermati nell’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, aveva definito “di una gravità inaudita” ed “illegittimo” il decreto legge con cui il governo, a giugno, aveva “ribadito” che la Fondazione, come da atto istitutivo, non è organismo di diritto pubblico, ma una società privata.

Lo scorso febbraio, anche l’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione, in un approfondimento trasmesso al comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali aveva scritto che la Fondazione si qualifica come ente di diritto pubblico.

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